Il Catania vuole esistere

Da “Il Corriere dello Sport” del 4 ottobre 1993 </i/>

CATANIA IN TRIONFO AL CIBALI
Diecimila spettatori per la partita che non c’è stata: poi 4-0 alla Palestro. Applausi al patron che attacca ancora Matarrese.

Il Catania vuole esistere

Contestazione al sindaco Bianco che scarica le colpe sulla Figc. Stasera festa in piazza. Domenica con il solito Giarre a Casarano

Salvatore Geraci

CATANIA – È la cronaca di una partita che non si è mai giocata, di un sogno irrealizzato, di un pomeriggio di pane, calcio e…fantasia. Undici fantasmi rossazzurri, diecimila tifosi veri ed entusiasti, perfino il sapore del gol. E l’urlo, un boato, quando il Catania è uscito dal sottopassaggio alla ricerca di un incantesimo che lo facesse tornare nel mondo del pallone. Riflettori e telecamere si sono accesi su un paesaggio irreale: le squadre che arrivano, la lista presentata ad un arbitro che non c’è, la lettura delle formazioni, gli olè e i “chi non salta Matarrese (o Bianco) è…” a scandire i momenti preparatori, perfino l’attesa dei 45′ regolamentari per l’assenza dell’avversario, la radiocronaca delle emittenti locali, il silenzio di Jaconi. Tutto come se il calcio abitasse qui. (altro…)

Catania ha fatto festa per il Catania

Da “Il Corriere dello Sport” del 5 novembre 1993

0-0 CONTRO IL PATERNÓ
Cibali in festa per il debutto nell’Eccellenza: ottomila tifosi, il sindaco, la banda. E un protagonista su tutti: Massimino

Catania ha fatto festa per il Catania

Grande commozione e splendido show sugli spalti, perdonato anche Matarrese. Squadra viva, ma la gara non ha avuto storia

di Alberto Pagliari

CATANIA – Al cuore non si comanda. Il vero Catania è questo, non importa se lo hanno sbattuto tra i dilettanti. La gente ha risposto all’appello, la festa è di quelle che mozzano il fiato. Tre mesi hanno atteso, tre lunghissimi mesi senza mai perdere la fede. E alla prima chiamata di Massimino hanno risposto in tanti. Tribuna piena, curve con poche defezioni. Ottomila, forse di più. Una stima non è possibile farla visto che il presidente per richiamare a raccolta la sua gente ha concesso alle donne e ai ragazzi l’ingresso gratuito. Il prologo ha strappato anche qualche luccicone. La banda in campo, il drappo del Catania portato sotto le curve da una trentina di ragazzi perfino un quadro raffigurante l’ultimo Catania, quello dell’83, quando militava in serie A, portato in processione sotto la tribuna. Sono venuti tutti, perfino il sindaco Bianco, accompagnato dall’assessore allo sport Pettinato. Per il primo cittadino il bagno di folla è la testimonianza che Catania merita molto, molto di più. “Mi auguro di vedere presto questa squadra tra i professionisti. La gente è venuta con il cuore in mano, non possiamo più deluderla”.

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La Federcalcio “sbagliò”

Da "Il Corriere dello Sport" del 24 giugno 1994 Emessa la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio Caso-Catania, la Ferdercalcio "sbagliò" Non poteva revocare l’affiliazione. Per quel che riguarda l’esclusione dal campionato la competenza è del giudice ordinario. Altra causa civile? CROMA - Una nuova speranza in 18 cartelle.…

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