I più attenti lettori di DR ricorderanno un appello che è stato on-line per pochi giorni, circa un anno e mezzo fa. Suonava più o meno così “Scrivi la storia insieme a noi”. Ebbene, potenza di Internet, quell’appello ha permesso a cinque appassionati rossazzurri provvisti di grande pazienza e una buona dose di incoscienza, di intraprendere e portare a termine una lavoro che colma grosse lacune di memoria. Si tratta di: Antonio Buemi, tifoso informatico; Alessandro Russo, nipote del compianto cavaliere Massimino ed appassionato medico e scrittore; Filippo Solarino, pubblicitario, tifoso della prima ora e storico del calcio catanese; Roberto Quartarone, dottore in lingue, tuttofare del web e cestista per passione; e Carlo Fontanelli, papà della GEO Edizioni, casa editrice leader nella realizzazione di almanacchi e depositaria di gran parte della storia del calcio italiano. (altro…)
Cosa può fare una società soffocata dai debiti e in regime di commissariamento, con una squadra con gli uomini contati e un allenatore poco più che esordiente? Vincere e stupire, naturalmente. Ecco la storia del Catania 1959-'60, il primo targato Marcoccio-Di Bella. Con l'acqua alla gola e il sogno nella…
Stanotte è spirato Umberto Marcoccio, il cui nome è indissolubilmente legato a quello del Calcio Catania. In rossazzurro ha infatti militato per oltre trent’anni, prima come calciatore, poi come medico sociale e dirigente durante la gestione del fratello Ignazio e di Angelo Massimino. La sua riservatezza lo teneva lontano dalle luci della ribalta, ma grazie a Antonio Buemi, Alessandro Russo, Filippo Solarino, Roberto Quartarone e Silvia Ventimiglia, possiamo proporvi una lunga intervista rilasciata loro in esclusiva nel dicembre del 2009. Un documento che è un viaggio nella storia del Club attraverso gli occhi di un protagonista del calcio che fu, ma anche un omaggio alla memoria di un personaggio indimenticabile e un modo per esprimere la nostra vicinanza alla famiglia.
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Sembra non avere fine la crisi finanziaria che attanaglia il club e le soluzioni trovate per tirare avanti non sempre appaiono lungimiranti. Quella che consente l'iscrizione alla Serie B è a dir poco sorprendente: ritorna infatti Arturo Michisanti, già commissario unico nel biennio 1951-1953, nonché oggetto di pesanti accuse di…
Superato lo shock della sconfitta di Modena, il Catania punta ancora su Agatino Pesce per gestire la sempre incerta situazione economica e su Gipo Poggi per guidare la squadra. La stagione però nasce male con risultati deludenti, prosegue peggio con due crisi tecniche e una squalifica del campo, e finisce…
La stagione 1956-'57 passa alla storia come quella della beffa. Una beffa tanto più cocente se si pensa che arriva per mano di una squadra senza più obiettivi, naturalmente negli ultimi minuti dell'ultima partita di campionato. Sfuma così la possibilità del ritorno fra le grandi. Poche novità Il copione è…
La stagione del mesto ritorno in Serie B del Catania è caratterizzata dal vano inseguimento ad una delle prime due posizioni che rimarginerebbero la ferita della retrocessione a tavolino. Il club rossazzurro riesce a rialzarsi dal punto di vista societario, e anche sul piano tecnico non deve subire il temuto smembramento, ma dopo un avvio di campionato molto positivo il sogno della promozione svanisce. È la stagione di addio di Rizzo e Andreoli e quella del primo derby del Club Calcio con il Palermo. (altro…)
Il battesimo del CCC nel massimo campionato è felice, almeno dal punto di vista puramente sportivo. La squadra del presidente Rizzo non fatica ad ambientarsi nella nuova realtà e, pur barcamenandosi fra le ormai abituali difficoltà finanziarie, regala ai tifosi rossazzurri uno splendido campionato che culmina con una tranquilla salvezza.…
La proverbiale capacità del Catania di cadere in piedi ha radici antiche. Un esempio dello straordinario spirito di reazione è quello del 1953-’54 quando, all’indomani della pesante sconfitta di Firenze con il Legnano, la società si riorganizza a tempo di record, rivede e corregge la rosa a disposizione e si regala una stagione da sogno, in cui l’undici etneo va in fuga nel girone di andata e gestisce il vantaggio nel ritorno, conquistando la prima, storica promozione in A.
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La stagione 1952-’53 si conclude con il miglior piazzamento della ancora breve storia del Club Calcio Catania ma è, paradossalmente, anche quella più amara. Dopo essersi risvegliata dai sogni estivi propiziati da alcuni acquisti di spessore, ed essersi scontrata contro la realtà dei bassifondi della classifica, la compagine rossazzurra rimonta fino ad agganciare il secondo posto in condominio con il Legnano. Serve dunque uno spareggio per incoronare la seconda squadra promossa, ma per una querelle giudiziaria nata da una contestata vittoria a tavolino dei rossazzurri la gara decisiva viene giocata a distanza di quasi due mesi dalla fine del torneo e riserva al Catania una pesante sconfitta le cui conseguenze rischiano di essere devastanti, e non solo sul piano sportivo. (altro…)