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L’esperienza di Michele Zeoli come capo allenatore del Catania FC si chiude con il ritorno di Cristiano Lucarelli. Zorro è il 23º ex calciatore rossazzurro ingaggiato per guidare la prima squadra e ha un’altra particolarità: è il sesto mister “ad interim” che si è seduto in panchina in partite ufficiali. Una vittoria in Coppa sul Picerno e una sconfitta in Serie C contro il Cerignola sono il suo bottino finale.

Ci sono tanti nomi che hanno preso questa responsabilità in attesa dell’ingaggio di un nuovo mister: l’ultimo prima di Zeoli è stato Orazio Russo nel 2019-’20, ma l’ex ala destra è uno dei tanti che hanno guidato solo gli allenamenti, senza arrivare alla partita. La maggior parte delle volte, si tratta dei mister delle giovanili o di allenatori in seconda. In passato, sono stati i capitani in campo o addirittura i dirigenti a guidare l’undici rossazzurro.

RAGIONIERE. Il 9 agosto 1929 il comitato di reggenza della SS Catania ratifica la nomina di Santi Quasimodo come primo presidente e affida la sezione calcio al ragioniere Michelangelo Spata. È lui che guida la squadra nelle prime tre partite; il suo braccio sul campo è il capitano Angelo Sciuto. Ma è una scelta di ripiego – lo testimoniano i dodici gol subiti a fronte di uno segnato –, in attesa dell’arrivo del mister romagnolo Giorgio Armari.

PORTIERE. Nella convulsa estate 1939, il trainer designato dell’AFC Catania neopromosso in Serie B è István Mészáros. La guerra scoppiata in Polonia non gli permette nemmeno di arrivare in Sicilia, richiamato alle armi come ufficiale dell’esercito ungherese. Lo sostituisce il portiere Mario Sernagiotto, artista prestato al pallone, per le tre partite prima dell’arrivo di György Orth.

CAPITANO. Nelle prime tre stagioni del Club Calcio Catania, i mister non arrivano mai al panettone. Saltano Bergia nella prima stagione, Piccini nella seconda e Degni nella terza. Mentre nel ’47 e nel ’48 la soluzione interna, con i capitani Goffi e Nicolosi, diventa definitiva, nel ’49 capitan Oscar Messora guida i compagni dalla difesa solo nel 2-3 conquistato a Crotone. Poi arriva Jószef Bánás e la stagione si conclude con la promozione in Serie B.

A DISPOSIZIONE. Gigi Valsecchi lega il suo nome a cinque diverse gestioni tecniche del Catania, a cui si aggiungono i suoi anni da mister dei Cadetti (due), della De Martino (otto) e della Primavera (sette). È sempre a disposizione, anche nell’estate del 1973, quando guida l’elefante per due partite di Coppa Italia, tra le dimissioni di Di Bella e in attesa dell’arrivo di Liedholm. Alla fine giunge Mazzetti; dopo un’altra gestione Valsecchi e quella di Prenna, si scende in Serie C.

ASSISTENTE. Angelo Castorina ha allenato la Primavera prima di essere chiamato come assistente di Melo Russo in prima squadra, nel 1989-’90. Quando il mister catanese viene sollevato dall’incarico dal presidente Attaguile, in Coppa Italia contro il Giarre va proprio Castorina, osservato in tribuna dal nuovo mister Angelo Sormani. Succede qualcosa del genere ventitré anni più tardi, nel 2002-’03, a Siena, con John Benjamin Toshack che guarda dalla tribuna Siena-Catania 4-3 e Ciccio Graziani in panchina, che però formalmente è già stato sollevato dall’incarico assieme a Maurizio Pellegrino.

 

 

Giornalista e insegnante d'inglese, è tra gli autori di "Tutto il Catania minuto per minuto" e varie pubblicazioni di calcio e basket.