Lo stadio Comunale di Trani domenica sarà il teatro della contesa tra la compagine padrona di casa e le ospiti catanesi.
Trani calcistica, per quanto concerne il comparto femminile, vanta una tradizione molto importante, infatti la società fondata nel maggio del 1979 conta in bacheca 3 scudetti e 1 Coppa Italia, prima di accingersi alla sospensione definitiva dell’attività nel 1988, e la successiva rifondazione in periodi più recenti.
La prima visita di una compagine etnea in terra pugliese risale alla primavera del 1981. Alla radio impazzano i “Ricchi e poveri” con la loro celebre “Sarà perchè ti amo”, frattanto La Libertas Nesima, ricomposto sodalizio catanese volto a colmare l’inatteso vuoto lasciato dalla vecchia Jolly Componibili, è di scena a Trani per la terza giornata del campionato di Serie B girone D. Forte delle scozzesi Maria Blagojevic e Helen Harkison, la corazzata del Cavaliere Gusmai batte la Libertas di Mister Andrea Mirabella con un gol di Tonia Russo poco dopo la mezz’ora del primo tempo. La classifica finale di quella stagione vede la fortissima equipe biancazzurra capolista (dunque ammessa agli spareggi per la promozione in serie A), precedere di tre lunghezze proprio la sfortunata Libertas presieduta dal duo Cristaudo-Forza, la cui convivenza forzata porta al termine del torneo allo scioglimento della squadra catanese con relativo “fermo biologico” di un anno per il calcio in rosa alle pendici dell’Etna.

Per ritrovare una “catanese” di stanza a Trani in campionato (nel 1984 il Gravina affrontò la compagine pugliese nel girone F di Coppa Italia), occorre fare un salto di ben 34 anni. E’ aprile, si disputa l’ultima giornata del campionato di Serie B girone D 2014-’15, e il Catania di Peppe Scuto naviga in una posizione di classifica tranquilla, mentre la formazione allenata da Mannatrizio arranca nei bassifondi.
Il gol di Sgaramella a dieci minuti dalla fine dell’incontro sancisce la vittoria in favore alle atlete di casa. l’Apulia Trani, riuscita a salvarsi attraverso i playout, concede nuovamente il rendez vous la stagione successiva, e il 17 gennaio 2016 sconfigge per due reti a zero (Mariano e Riccio), Marem Ndiongue e compagne.
Catania e Apulia terminano la competizione rispettivamente all’ottavo e nono posto conquistando la permanenza in B, ma la band rossazzurra per mancanza di fondi è costretta a ripartire dal basso. Dopo un anno di purgatorio in Serie C, le etnee risalgono nuovamente a Trani in gennaio 2018 subendo un pesante passivo. Due volte Maknoun, una ciascuno Chabane e Borg, depositano il pallone alle spalle di Mimma Fazio, ex portiere del Gravina femminile dei tempi d’oro.

Il Catania, approdato all’undicesimo posto in classifica, è “declassato” (come tutte le squadre piazzatesi dal quarto posto in giù) in Serie C, per via della riforma del suddetto che passa da torneo regionale a carattere nazionale, ma la cronica carenza economica delle casse sociali costringe ancora Peppe Scuto e le sue ragazze a fare un passo indietro.
Un barlume di speranza per il prosieguo dell’attività calcistica lo accendono i dirigenti della Sicula Leonzio. Dopo il vittorioso torneo d’Eccellenza 2018-’19, La società del presidente Leonardi affilia sotto la propria egida il gruppo rossazzurro. Così, vestite di bianconero, le “ex catanesi” affrontano il campionato di C 2019-’20 (torneo dell’era Covid che poi sarà sospeso), e il 27 ottobre 2019 colgono uno storico successo in casa delle biancazzurre vincendo per 1-0 con una rete dell’implacabile bomber Beatrice Vitale.

Dopo la parabola dell’attività calcistica a Lentini, le calciatrici fanno rientro a Catania aggregate a tutti gli effetti alla maggiore società cittadina. Vinto il torneo di Eccellenza 2020-’21, disputano parzialmente la successiva stagione di Serie C, capitolando con un mortificante passivo di 12-1 in favore dell’Apulia. Sotto di due reti dopo otto minuti di gioco, Costanza Pennisi al 10′ illude le proprie compagne di poter pareggiare i conti; Sgaramella e la fortissima Rus però le riportano coi piedi per terra dando il via ad un valzer di reti senza sosta, prima che il fallimento della matricola 11700 spenga definitivamente la giostra rossazzurra.

Un caloroso in bocca al lupo quindi alle gagliarde atlete catanesi che si spera riescano a vendicare il pessimo risultato di due stagioni or sono, nell’unico modo possibile e sportivo… vincendo!
Negli ovali in foto di copertina, i mister Andrea Mirabella e Giuseppe Scuto.