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15 maggio 1988 – Cosenza-Catania 2-2: 31a giornata Serie C1 girone B.

A Cosenza, a quattro turni dalla conclusione, non stanno più nella pelle perché dopo un quarto di secolo si paventa per i rossoblu l’agognato ritorno tra i cadetti. Ragion per cui lo stadio “San Vito” è pieno in ogni ordine di posto. Il Catania sembra la vittima designata anche perché i rossazzurri sono quintultimi con 26 punti mentre i silani (allenati da Gianni Di Marzio) guidano in solitaria il girone e di punti ne hanno 39.

Gianni Di Marzio, si diceva: il trainer campano non ha certo dimenticato i trascorsi all’ombra del Vulcano. Il Catania, poi, langue in grosse difficoltà rischiando la retrocessione in C2 e i tifosi cosentini, temendo qualche impietosimento del loro allenatore, mettono le mani avanti: «Bisogna matare questa squadra siciliana a cui è rimasto soltanto il glorioso passato! Il futuro è nostro!», questo si legge nelle fanzines ultrà distribuite allo stadio.

Al di là della rivalsa calabro-sicula, i lupi della Sila devono tenere a bada le inseguitrici Licata e Reggina distanziate di una e due lunghezze. Ma non hanno fatto i conti con i ragazzi di Bruno Pace provenienti da due successi consecutivi senza subire reti (contro Monopoli e ad Ischia) e rinfrancati dall’arrivo della primavera coi campi asciutti. Il mister pescarese lascia Del Rosso in panchina e si affida ai veterani Tesser, Canuti, Polenta, Borghi e Marini. Cosenza in formazione-tipo con Bergamini in mediana e Lucchetti-Padovano punte.

A sbloccare il match è però la squadra ospite dopo appena 5 minuti di gioco; e lo fa con i suoi giocatori più rappresentativi: punizione di Giancarlo Marini, respinta del portiere Simoni, raccoglie Borghi che serve ancora Marini, tiro al volo e gol splendido dell’ex-Lazio. Cosenza 0 Catania 1, spalti gelati. Gli oltre ventimila del “San Vito” ci mettono poco a ricaricare i propri beniamini. In breve diventa un assedio: 20° discesa sulla destra di Galeazzi, cross per Michele Padovano e il futuro juventino insacca di testa, 1-1. Lo stadio è una bolgia e dopo 13 minuti, al 33°, punizione per i lupi, sulla sfera ancora Padovano e ancora palla in fondo al sacco, 2-1 e rimonta completata in un attimo. Si va al riposo così.

La ripresa si apre con un’immediata chance cosentina per chiudere la contesa. Nulla di fatto, nel frattempo Pace ha tolto dal campo il lunatico Puzone inserendo il fortunello Del Rosso. Eupalla, divinità calcistica inventata da Gianni Brera, ha deciso che a gioire siano i rossazzurri e non i rossoblù. Il minuto-chiave è il 53°: ancora palla inattiva, una punizione battuta dall’etneo Cuicchi centra il palo, ma Marini è sulla traiettoria e lestissimo calcia in porta, 2-2! Tutto da rifare per il Cosenza, e dagli altri campi arrivano pure brutte notizie.

L’undici di Di Marzio ha però la lucidità per riprendere l’assedio e al 70° Urban coglie una traversa piena. C’è da soffrire. Al 76° Lombardo sfonda ma trova solo l’esterno della rete. Minuto 85, Saro Picone lascia aperto un pericolosissimo sportello difensivo nel quale si incunea Lucchetti, ci vuole un grande Marigo per sventare la minaccia. Capìta l’antifona, esce Carletto Borghi ed entra Sandro Pellegrini ad un minuto dalla fine (un mediano per una punta). Il triplice fischio del signor Cafaro di Grosseto certifica i rimpianti cosentini dato che il Licata corsaro a Pozzuoli (1-3) ha agganciato i silani in vetta e la Reggina che ha superato in casa la Salernitana (2-1) è terza ma ad un solo punto di distanza dal nuovo duo capolista. Di Marzio finisce nel mirino di stampa e tifosi locali per la mancata vittoria.

E il Catania? Giancarlo Marini si frega le mani per la doppietta e tira un sospiro di sollievo in sala stampa dopo una meritatissima doccia post-gara:

«Un passettino avanti verso la salvezza – sono le parole del numero 10 etneo – dopo un doppio turno esterno infernale. Domenica contro la Casertana il Cibali non sarà da meno del San Vito visto oggi. Contro i falchetti vogliamo i due punti della sicurezza per poi preparare con calma Reggio Calabria».

Poco distante gli fa eco un Bruno Pace incapace di allontanarsi dalle sue sigarette Nazionali che infila tra le labbra una dopo l’altra:

«Il Brindisi ha perso a Cagliari! Io, finché vedo Brindisi e Nocerina dietro di noi sono più tranquillo. Questa squadra merita di più e oggi s’è visto. Picone ha fatto bene; Del Rosso? Mi serviva fresco nella ripresa, da Fabrizio ci aspettiamo gol pesanti per la salvezza».

 

Padovano-Marini
Michele Padovano (Cosenza) e Giancarlo Marini (Catania) protagonisti del matchi con due doppiette

 

Cosenza-Catania 2-2

15 maggio 1988 – 31a giornata Serie C1 girone B.

Cosenza: Simoni, Marino, Lombardo, Castagnini, Presicci, Schio, Galeazzi, Bergamini, Lucchetti, Urban, Padovano. All. G. Di Marzio.
Catania: Marigo, Picone, Tesser, Cuicchi, Canuti, Polenta, Garzieri, Maddaloni, Borghi (89° S.Pellegrini), Marini, Puzone (46° Del Rosso). All. B. Pace.
Arbitro: Cafaro (Grosseto)
Reti: 5° Marini (CT), 20° Padovano (CS), 33° Padovano (CS), 53° Marini (CT).

 

 

 

Cutelliano di "lungo corso" (7 anni), poi universitario a lettere moderne. Ha fatto radio quotidianamente dal 2005 al 2010 e poi a spicchi negli anni seguenti. Film calcistici del cuore: "L'arbitro" (2013) con Stefano Accorsi e "Il presidente del Borgorosso F.C.".