Ve lo immaginate un attore di tante pellicole cult del cinema nostrano in procinto di giocare con la maglia rossazzurra? Bene, mettetevi comodi e leggete le righe che seguono.
Il calendario ha appena voltato foglio, è il primo luglio del 1952.
Il presidente rossazzurro Arturo Michisanti brama per allestire una formazione che possa finalmente ambire al traguardo della promozione in Serie A, e quel giorno, su un campo della periferia di Roma, è intento ad osservare alcuni giovani talenti segnalatigli da amici e dirigenti dell’Aurelia. Il corrispondente dalla Capitale, Furio Donaggio, sulle righe del quotidiano “La Sicilia”, fa il nome di tre elementi d’attacco che hanno destato maggior impressione, ovvero Giogio Ercoli del Murialdo Albano, Giovanni Martino dell’Atac e Giovanni Pazzafini dell’Ostia Mare. Dei tre, soltanto Martino viene effettivamente acquistato dal sodalizio rossazzurro, ma è singolare la vicenda che accosta Pazzafini ai rumors che lo vogliono in procinto di fare le valigie verso il capoluogo etneo.
Giovanni, classe 1933, un ragazzone alto circa 1,85 mt, seppur grezzo tecnicamente mostra durante l’esibizione discrete doti di sfondatore. Alla professione di calciatore alterna quella di bagnino ed è inoltre assiduo frequentatore delle palestre capitoline ove rifinisce ulteriormente il fisico scultoreo. Nei giorni seguenti l’acquisto viene dato come cosa quasi fatta, tant’è che il quotidiano catanese narra addirittura di incontri segreti in un bar di Roma tra il Commissario Unico del Catania e un dirigente dell’Ostia Mare.

L’acquisto di Pazzafini è però legato a doppio filo ad un’altra pista che frattanto Michisanti sta seguendo, ovvero quella che porta a Bruno Micheloni, centravanti del Palermo. In un primo momento si afferma che il buon provino di Pazzafini di fatto frena la trattativa per l’ingaggio del centravanti palermitano, successivamente si asserisce che Pazzafini può venire al Catania anche qualora la società acquistasse dai rosanero il più forte ed esperto attaccante.

In realtà arriva solo il più noto Bruno, che diventa tra i beniamini della tifoseria per un biennio, mentre Giovanni si trasferisce in Toscana nelle file del Sansepolcro conquistando al primo tentativo la promozione in IV serie, l’odierna serie D, conquista che però ha la durata di un solo torneo.

Dopo il rientro ad Ostia, l’ultima chance a discreti livelli per Giovanni passa dal Colleferro, appena retrocesso dalla Serie C e desideroso di ritornarvi. Nello (soprannome col quale è meglio noto nella futura carriera cinematografica), sotto l’egida di mister Alberto Eliani, disputa 18 partite col corredo di 6 reti; la squadra però manca la promozione centrando solo la quarta posizione in classifica, e lui spesso eccede nei comportamenti disciplinari racimolando diverse squalifiche.
Per Pazzafini le porte del grande calcio si chiudono definitivamente, rincasa a Ostia (continuando a giocare con la squadra locale fino al 1962) e nel 1958 compie la scelta che cambierà il suo avvenire professionale. Iscrittosi alla prima scuola per stuntman italiana tenuta da un maestro d’armi americano, riesce pian piano ad inserirsi nell’ambiente del cinema tra i più noti caratteristi (inizialmente nel semplice ruolo di cascatore). Il suo curriculum conta oltre 150 film, che spaziano tra i più disparati generi: dal mitologico, allo spaghetti western, passando per i polizieschi fino alla commedia italiana, interpretando quasi sempre la parte del cattivo dai lineamenti duri, al fianco di tanti importanti artisti tra cui si possono citare Giuliano Gemma, Paolo Villaggio, Lino Banfi, Tomas Milian, Bud Spencer e Terence Hill, e tanti altri ancora.
Giovanni, che durante il suo breve periodo calcistico ha visto talvolta storpiato il suo cognome nei quotidiani dell’epoca, ha proseguito questa singolare scelta anche nel cinema facendosi talvolta accreditare come Pazzofin o Pazzofini, nonché con pseudonimi statunitensi tra i quali Ted Carter e John Carey. Dopo l’apparizione in “Così fan tutte” di Tinto Brass del 1992, si perdono le tracce di Pazzafini dalle scene cinematografiche, mentre nel gennaio del 1996 cala il sipario sulla vita del nostro personaggio, al cui funerale vi sarà numerosa presenza di tanti colleghi di Cinecittà.

Giovanni “Nello” Pazzafini
(Roma, 15/05/1933 – Ostia, 07/01/1996)
1951-52 Ostia Mare I div
1952-53 Sansepolcro pm
1953-54 Sansepolcro IV
1954-55 Sansepolcro pm
1955-56 Ostia Mare pm
1956-57 B.P.D. Colleferro IV
1957-58 Ostia Mare Cnd
1958-59 Ostia Mare Cnd
1959-60 Ostia Mare I cat
1960-61 Ostia Mare I cat
1961-62 Ostia Mare I cat
Scheda a cura di Fabrizio Schmid.