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Canicattì-Catania: la prima volta, con l’Italia in fasce

Canicattì e Catania si affrontano per la prima storica volta il 4 gennaio 1948, quando l’attuale Repubblica Italiana è in vigore da appena 3 giorni. L’Italia, per due anni e mezzo dopo la fine del Secondo Conflitto Mondiale, è rimasta senza un vero assetto istituzionale in attesa della fine dei lavori dell’Assemblea Costituente eletta nel 1946.

Tornando a cose più prosaiche, il Catania ’47/48 vuole salire nella C nazionale. Con Achille Piccini in panchina i rossazzurri partono a razzo e alla 10ª giornata eccoli di scena a Canicattì contro il fanalino di coda ancora senza vittorie in campionato. Sorpresa: dopo 8 minuti gli agrigentini sono in vantaggio con De Cerchio. Un Catania stralunato si fa infilare ad inizio ripresa da Bettinetti (53°). A 14 minuti dal termine ci pensa l’eterno Arnaldo Cadei a dimezzare lo svantaggio ma ciò addolcisce appena il sapore di una sconfitta inattesa.

Canicattì-Catania
Cronaca della partita

 

Sconfitta? Quattro mesi più tardi, mentre infuria il testa a testa tra Reggina e Catania per assicurarsi il primo posto, sbuca fuori la grana Dandolo Casagrande, mediano del Canicattì e presente con la casacca numero 8 al derby vinto dai biancorossi sui rossazzurri: il tesseramento di Casagrande è irregolare a causa di alcune presenze in un’altra lega calcistica. Canicattì-Catania viene convertito in 0-2 a tavolino stravolgendo la classifica e danneggiando gli amaranto reggini. Gli etnei chiudono infine la stagione al comando con appena un punto in più dei calabresi.

 

1994/95: un capro espiatorio coi baffi

Trascorrono ben 46 anni allorquando il “Carlotta Bordonaro” di Canicattì riapre i suoi portoni per ospitare il Catania nella stagione ’94/95. Tante cose sono cambiate, i giornali dell’epoca parlano perfino di “Seconda Repubblica” nata dopo Tangentopoli e certificata dalla nascita del primo governo Berlusconi a seguito delle elezioni del marzo ’94.

A Canicattì va in scena un primo derby di Coppa Italia il 19 ottobre 1994, gara di ritorno del secondo turno eliminatorio dopo lo 0-0 del Cibali. Al 23° un rigore trasformato da Moncado porta i locali in vantaggio. Al 40° rossazzurri trovano già il pari con Massimo Drago, stopper dai pochi ma pesantissimi gol. È una rete risolutiva perché l’1-1 qualifica il sodalizio allenato da Piero Mosti. Il trainer etneo vive un mese di ottobre molto opaco caratterizzato da troppi pareggi. Il Catania non vola e Mosti viene esonerato il 5 novembre ’94.

Massimo Drago

 

Il 27 novembre è l’ora del derby di campionato al “Bordonaro” valevole come 14ª giornata d’andata: sulla panchina rossazzurra siede ora Angelo Busetta che dopo due successi consecutivi nelle prime due partite cerca il tris in uno stadio che non gli è indifferente dato che è un ex. Il coach paternese d’adozione è nervosissimo mentre, smanioso, fa su e giù nel perimetro della metallica panchina del campo. Busetta è di “scuola mazzoniana” per cui preferisce andare in campo con la tuta della squadra anzichè indossare giacca, cravatta, pullover e soprabito alla maniera di Trapattoni o Capello. Il match, arbitrato dall’ottimo Pozzi di Como, si trascina sullo 0-0. Il dispositivo rossazzurro con Berenato e Crisafulli dal primo minuto è ben controllato da Immermano e Rinallo mentre lo sgusciante bomber canicattese Lana costringe Drago, Sciuto e Sampino a frenare le marce. Nella ripresa dentro Belnome e Pasquale Marino ma lo 0-0 resta tale fino al triplice fischio.

Perché tanto nervosismo in Busetta? Qualche tifoso biancorosso non ha ancora digerito la retrocessione nei dilettanti patita dal Canicattì 9 anni prima, al termine della stagione ’85/86, allorquando i racinari si classificarono ultimi in Serie C2, staccatissimi dalla quota salvezza. Nonostante il Canicattì dell’epoca vantasse la migliore coppia-gol del girone (Brugaletta e Barone, 23 reti in due sulle 28 totali della squadra!) non fu possibile salvare il calcio professionistico e qualcuno identificò in Angelo Busetta la principale causa di quella disfatta.

Canicattì-Catania: tutti i precedenti

1947/48: Canicattì-Catania 0-2 (a tavolino) (Serie C)
1994/95: Canicattì-Catania 1-1 (Coppa Italia CND)
1994/95: Canicattì-Catania 0-0 (CND)

 

In copertina: tifosi rossazzurri presenti al “Bordonaro” nella gara di campionato del 1994/95 (foto: CalcioCatania.com).

 

Cutelliano di "lungo corso" (7 anni), poi universitario a lettere moderne. Ha fatto radio quotidianamente dal 2005 al 2010 e poi a spicchi negli anni seguenti. Film calcistici del cuore: "L'arbitro" (2013) con Stefano Accorsi e "Il presidente del Borgorosso F.C.".