Prima stecca per le liotrine che domenica sul “ground” di Nesima hanno impattato sul risultato di 2-2 contro il Marsala, nella prima sfida di semifinale di Coppa Italia Eccellenza. La squadra di Peppe Scuto ferma così la propria striscia di vittorie consecutive a 12 incontri (8 gare di campionato, e 4 di Coppa).
Nutrita la presenza sugli spalti di tifosi da ambo le parti, nonostante la giornata nuvolosa compensata comunque da una temperatura non eccessivamente rigida.
La compagine lilibetana è sicuramente, tra tutte quelle viste all’opera in questa stagione, un’antagonista di tutto rispetto che ha dato molto filo da torcere alle rossazzurre. Compatte in difesa, brave a far ripartire l’azione, ottime nel fraseggio e nel possesso palla, le marsalesi hanno meritato ampiamente il pareggio nonostante lo abbiano conseguito grazie a due rigori.
Le rossazzurre dal canto loro hanno giocato una buona partita, ma la continua rincorsa ad ottenere il risultato a tutti i costi, ha portato qualche vena di nervosismo e confusione tra le atlete. Giornata storta nella retroguardia per Puglisi e soprattutto capitan Pietrini, che con alcuni disimpegni errati hanno fatto correre i brividi lungo la schiena dei sostenitori di marca rossazzurra presenti in tribuna. Bene Vitale nel primo tempo, la quale nonostante non sia riuscita a timbrare il cartellino ha creato scompiglio nel pacchetto arretrato delle marsalesi, mentre impalpabile la subentrata Pennisi, un faro spento in mezzo all’attacco. Bene Lanteri in fase di interdizione, deve migliorare un po’ la fase di costruzione e, nei limiti del possibile, migliorare nel tiro da fuori area data la posizione di campo occupata che la renderebbe molto più pericolosa ed efficace. Sottotono Basilotta: la ragazza sa impostare il gioco e far ripartire la squadra, oggi ha peccato però parecchio nei calci da fermo e in tutte le situazioni su palla inattiva venute a crearsi, giacché le diverse punizioni battute da Virginia non sono state sfruttate a dovere e hanno visto spessissimo finire il pallone sul fondo. Menzione a parte per Vittoria Musumeci, most valuable player del match odierno con la doppietta siglata, che sulla fascia destra si conferma devastante per le difese avversarie.
La cronaca dopo un’iniziale fase di studio registra il primo acuto al decimo minuto: Distefano lancia Vitale che serve Vittoria Musumeci il cui tiro in diagonale è parato dalla marsalese Donato.
Dieci minuti più tardi è ancora Maria Distefano a far saltare dai gradoni gli astanti: il suo tiro da fuori area si stampa in piena traversa con Donato immobile; la palla perviene a Beatrice Vitale che nel tentativo di sistemare il tiro è anticipata dalla portiere ospite. Al 24’ un plateale tocco di mani in area da parte di Chiricò è sanzionato da Motta col cartellino giallo all’indirizzo della giocatrice, e il relativo penalty è tramutato in gol dalla centravanti ospite Alcamo.

Catania in svantaggio come non accadeva da tempo immemore, si riparte col cuoio collocato a centrocampo per riprendere il gioco: bastano poche battute e Musumeci, ancora con un fendente in diagonale, stavolta trafigge la rete delle avversarie. Un minuto o poco meno è durata la gioia delle azzurre che sono state abilmente riprese dalle padrone di casa, peraltro incitate dal tifo incontenibile ma sempre composto dei loro genitori.
La stessa Musumeci si ripete in azione quasi in fotocopia al 28’: sulla fascia semina un paio di avversarie poi saetta in porta, stavolta una staffilata a mezz’altezza imparabile per la guardiapali lilibetana. Rossazzurre in vantaggio dunque, che mettono pressione ad un Marsala duro a morire, tentando quel colpo del definitivo distacco che però non arriva. Al 35’ Basilotta prova uno shot molto velleitario che serve più ad esaltare Donato, la quale si esibisce in una parata plastica. Ancora Donato è brava a fermare al 41’ Vitale, che aveva ricevuto un pallone d’oro scaturito da un passaggio filtrante di Maria Distefano. Pochi giri d’orologio e si giunge all’episodio clou del match; uscita di Puglisi che frana addosso a Termine, l’arbitro non ha dubbi: ammonita la portiere in maglia vulcanica e rigore segnato dalla stessa giocatrice che porta il 17 sulle spalle; per gli amanti della cabala sicuramente sarà da annoverarsi, dato il risultato finale, numero poco fortunato alle rossazzurre per le sorti dell’incontro. Il direttore di gara non ravvisa gli estremi per la concessione di ulteriore supplemento al tempo regolamentare pertanto le squadre vanno negli spogliatoi al 45esimo esatto. La seconda frazione di gioco vede subito il Catania all’attacco: la punizione dalla tre quarti di Basilotta però sfocia in un tiro telefonato per la goalkeeper avversaria.
Su capovolgimento di fronte Pietrini effettua un retropassaggio a Puglisi che a sua volta rimette erroneamente il pallone sui piedi di un atleta in maglia azzurra, fortunatamente senza alcuna conseguenza. Al 6’ Beatrice Vitale serve Basilotta che, da buona posizione centrale fuori area, svirgola malamente il tiro non approfittando della situazione che vede due ragazze marsalesi a terra.
Corre il minuto 22: Pietrini ancora in retropassaggio per Puglisi che non aggancia la sfera; il pallone che mestamente sta avviandosi verso rete con Bannino pronta ad avventarsi per dare il colpo di grazia, è salvato miracolosamente da Chiricò che oltre a evitare il gol ottiene pure la rimessa da fondo campo. Un intervento che vale un gol, quello di Marzia!
Al 28’ in seguito ad un’azione di calcio d’angolo, la sfera arriva alla subentrata Ambrogi il cui tiro è parato da Puglisi.
Mezz’ora di gioco e pallone che sugli sviluppi di una rimessa laterale finisce sui piedi di Luana Pietrini; la numero 2 etnea sbaglia l’appoggio per una compagna servendo maldestramente Clemente, il cui shot a giro si stampa sulla base del palo alla sinistra di Puglisi. L’ultima azione degna di nota si ha al 44’ quando Fiorile (generosa la sua partita sulla fascia, sempre instancabile nel rifornire di palloni l’attacco) scocca il traversone dentro l’area che però la piccola ala Rita Russo non può nemmeno tentare di agganciare di testa, data la minuta statura.
Al completamento di quattro minuti extra-time il risultato è lapidario: 2-2, un pareggio molto positivo per le azzurre in prospettiva della disputa del match di ritorno a Marsala, e che non concede molti calcoli appannaggio della squadra catanese sulle dinamiche per la qualificazione in caso di parità. A chi azzarda domande in merito all’esito con risultato neutro nel retour match, infatti, mister Scuto risponde così: “Si deve vincere”.
In bocca al lupo, liotrine!

Catania-Marsala 2-2
Andata semifinale Coppa Italia Eccellenza femminile – Catania, campo comunale di “Nesima” – 26 febbraio 2023
Catania SSD: Puglisi; Chiricò, Pietrini, Suriano; Fiorile, Lanteri, Di Stefano, Basilotta; Musumeci, Zappalà A. (28’ st Russo), Vitale (17’ st Pennisi). A disp. Orlando, Ragaglia, Milazzo, Messina, Sardo, Spina, Zappalà S. All. Scuto.
Marsala CF: Donato; Via, Agozzino, Cucuzza, Pisciotta; Clemente, Guzzo, Bilello (25’ st Ambrogi), Bannino; Termine, Alcamo. A disp. Scozzari, Giacalone G., Manguerra, Agate, Giacalone R. All. Anteri.
Arbitro: Motta di Siracusa.
Marcatrici: 24’ pt rig. Alcamo (M), 25’ pt e 28’ pt Musumeci (C), 44’ pt rig. Termine (M).
Note: ammonite Chiricò, Puglisi e Pisciotta.