Di solito sono restio a pubblicare memento di commiato, ma oggi non ce l’ho fatta, perché tu facevi quello che pensavi sempre, merce rarissima in un calcio sempre più ipocrita arrivato in Qatar al suo stato terminale.
Oggi tutto il movimento calcistico, soprattutto quello più autentico e più allergico ai miti di plastica della modernità subisce una perdita irreparabile. Ricorderò sempre quella sera al “Gatto Blu” del 15 dicembre 2009, alla vigilia del confronto a Torino con la Juve, facce scure e volti abbassati di tanti dei tuoi ragazzi perché si era all’ultimo posto. Dopo il discorso di Pietro Lo Monaco “male che vada faremo punti tra due settimane” tu ribadisti senza esitare:
”Direttore, noi andiamo a Torino per cercare di vincere”
tra la perplessità generale che non si manifestava apertamente solo per il rispetto alla tua persona. Fu quello l’inizio di uno dei momenti più belli della nostra storia; vorrei tanto, perché lo meriti, che il tuo volto sia aggiunto sul murales rossazzurro suggellando definitivamente quel periodo che a oggi giudico irripetibile.
Hvala ti Siniša. Grazie Siniša.
Siniša Mihajlović al Catania
Giunto al Catania l’8 dicembre 2009 per prendere il posto di Gianluca Atzori (che aveva fatto appena 9 punti in 15 partite), Siniša Mihajlović debutta in rossazzurro il 13 dicembre perdendo contro il Livorno (0-1). La domenica successiva conquista la sua prima vittoria col Catania all’Olimpico di Torino contro la Juventus (1-2, reti di Martinez e Izco): un successo in casa bianconera che mancava dal 1963. Il 12 marzo i rossazzurri battono in casa l’Inter futura vincitrice del triplete (3-1, reti di Maxi Lopez, Mascara e Martinez). Il 3 aprile vincono anche il derby (2-0, doppietta di Maxi Lopez).
Il 9 maggio, pareggiando a Bologna, il Catania centra la salvezza matematica. Gli etnei poi chiudono il campionato con quello che allora era il record di punti, 45 (di cui 36 fatti da Mihajlović in 23 partite). In mezzo anche due turni di Coppa Italia (vittoria 1-2 a Genova sponda rossoblù, doppietta di Plasmati, e sconfitta ai quarti in casa della Roma).
Ad oggi è il secondo miglior allenatore della storia rossazzurra per media punti in Serie A (1.17, considerando 2 punti a vittoria), subito dietro a Maurizio Pellegrino (1.67).
Ad oggi è il secondo miglior allenatore della storia rossazzurra per media punti in Serie A (1.17, considerando 2 punti a vittoria), subito dietro a Maurizio Pellegrino (1.67).
Il 24 maggio 2010 Siniša Mihajlović si dimette, per approdare alla Fiorentina.