Cielo plumbeo oggi sopra Catania, nella prima giornata che vede timidamente affacciarsi le temperature invernali (e con esse la prima pioggia caduta nelle ore mattutine), dopo mesi di sole e di caldo.
Sul terreno di Nesima, opposta alle ragazze di mister Peppe Scuto, è la formazione del Gloria di San Cataldo guidata dal mister Rosario La Marca, vecchia conoscenza del pubblico catanese per la militanza con l’Atletico Catania nel periodo d’oro della formazione etnea.
Il match prende subito toni alti, scaldando gli animi dei tifosi infreddoliti sugli spalti. Già al 3′ minuto infatti, Basilotta su calcio di punizione dall’altezza di centrocampo, beffa la portiere avversaria un po’ troppo fuori dai pali, con un morbido tiro a palombella che s’insacca in rete. All’ 11′ ancora la numero dieci rossazzurra autrice del gol, tenta la rete con un diagonale dalla destra, ma il tiro finisce a lato.
Chi pensa però che la squadra ospite sia venuta a fare da sparring partner, si sbaglia. Al 12′ è la centravanti sancataldese Lucrezia Rizzo a prendere le misure a Viola Orlando, con un tiro scoccato dopo una serie di batti e ribatti in area catanese. Lo shot è però telefonato e facile preda per l’estrema difensore catanese. Un minuto dopo è costretta ad abbandonare il campo, per un fallo subito precedentemente, Desiree Suriano che lascia il posto a Esther Milazzo. Arriviamo al 19′, e le rossoverdi spronate dalla grinta di mister La Marca, giungono al pareggio: azione di contropiede condotta dall’insidiosa Rizzo che dribbla Chiricò, giunge a tu per tu con Orlando, e trafigge quest’ultima con un pallone che le passa sotto le gambe adagiandosi lemme lemme in rete.
Ancora Rizzo scatenata, appena cinque minuti dopo il gol del pareggio, si presenta in area marcata da tre rossazzurre, ma commette fallo su Chiricò e quindi la fase d’attacco è fermata dal fischio dell’arbitro.
Al 27′ Basilotta riporta l’azione in area ospite: semina alcune avversarie tagliando il campo in orizzontale ed effettua un tiro da fuori area che viene però deviato da una difensore avversaria la quale ne smorza la potenza facilitando l’intervento dell’estrema Santangelo. È questa una fase di supremazia rossazzurra; Basilotta e Maria Distefano tentano svariate volte la via della rete, ma i loro tiri non centrano lo specchio della porta avversaria. Al 46′ è premiata la caparbietà delle liotrine che tornano in vantaggio: la portiere Santangelo sbaglia il rinvio, la palla perviene a Sofia Zappalà che deposita in gol.
Nel secondo tempo si segnala la prima occasione degna di nota all’8′ minuto. In evidenza sono ancora Zappalà e Santangelo, protagoniste stavolta a ruoli invertiti. La nove catanese entra in area tra due avversarie che la marcano, ma la goalkeeper ospite le esce incontro in maniera impeccabile. Poco prima del quarto d’ora Maria Distefano su punizione manda sopra la traversa. Quando siamo al 24′, Rizzo si rifà pericolosa per la retroguardia etnea. Dalla trequarti tenta un tiro velenosissimo con Orlando non proprio piazzata tra i pali, ma che è lesta a metterci la manina quel tanto che basta ad evitare una rete che sarebbe stata a dir poco pazzesca.
Alla mezz’ora Zappalà serve a Rita Russo, il tiro della sette rossazzurra batte sulla traversa ma non varca la linea di porta; nel frangente il cuoio perviene a Basilotta ma il tiro è parato dalla vigile Santangelo, la quale si ripete al 34′ con una parata a terra sullo shot di Milazzo. Tre minuti dopo la solita Rizzo prova la conclusione ma Viola Orlando risponde presente. Al 39′ ancora Catania pericolosissimo. Tiro di Basilotta, Santangelo para e la palla perviene ad una difensore che nel tentativo di spazzare svirgola clamorosamente; la palla arriva così tra i piedi di Zappalà che manda la sfera a lato. Minuto 40: Basilotta effettua un cross dalla sinistra, una difensore avversaria liscia il pallone mancando l’intervento, è lestissima invece Distefano a colpire al volo, ma la palla si perde altissima sopra la traversa. Quando ormai il punteggio sembra fissato, il bottino della formazione di mister Scuto si fa più pingue. Corre il 45′, la sfera da Sofia Zappalà a Virginia Basilotta che si porta il cuoio sul destro e scocca il fendente che termina in porta nell’angolino basso alla destra di Santangelo. In pieno recupero Basilotta allo stesso modo in cui aveva inaugurato il match, ne celebra la chiusura. Da una punizione dal limite di sinistra del campo, scarica il pallone che si adagia in gol dopo aver battuto sul montante. Finisce 4-1 per le etnee, ma le ragazze sancataldesi non hanno demeritato e, per quanto mostrato in campo, il passivo è forse un po’ eccessivo nei loro confronti.
Tenace nell’incitare le proprie atlete durante la contesa, mister La Marca, è stato alquanto sportivo nel dopopartita complimentandosi con tutte le avversarie. Bene tra le nissene Lucrezia Rizzo, autrice dell’unica segnatura per il Gloria, un’attaccante che sopratutto in fase di contropiede diventa pericolosa. Tra le rossazzurre un po’ in ombra Chiricò, che ha causato qualche defezione nella retroguardia catanese; bene Maria Distefano in un ruolo che la vede più dinamica e volitiva al servizio della squadra rispetto alla posizione occupata la scorsa stagione dove giostrava più da fermo. Benissimo Virginia Basilotta che ha disegnato traiettorie degne del miglior Peppe Mascara, realizzando una splendida tripletta con tiri sorprendenti.
Catania – Gloria 4-1
2ª giornata Coppa Italia
20 novembre 2022
Campo “Nesima” di Catania
Catania SSD: Orlando, Messina, Chiricò, Panebianco, Fiorile, Mussumeci, Russo, Di Stefano, Zappalà S. (47’ st Spina), Basilotta, Suriano (13’ pt Milazzo). A disp. Puglisi, Villani, Zuppelli, Sardo, Pietrini, Ragaglia, Balsamo. All. Scuto.
Gloria Città di San Cataldo: Santangelo; Naselli, Scarantino, Lupo (45’ st Palermo), Valenti, Iacona (40’ st Garofalo), Gentile (32’ st Ballaera), Capillo (36’ st Dominici), Parisi, Buggea, Rizzo. A disp. Salute, Biancheri. All. La Marca.
Arbitro: Barrile di Messina.
Marcatrici: 3’ pt Basilotta (C), 19’ pt Rizzo (G), 46’ pt Zappalà S. (C), 45’ st e 49’ st Basilotta (C).
Note: ammonite Messina, Panebianco e Ballaera.