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Sono trascorsi 33 anni dall’ultima volta che il Campobasso è sceso in campo nell’allora Cibali. Come scopriremo in questo articolo, c’è un sorprendente filo rosso che lega Catania e Campobasso nelle varie ere calcistiche. Una serie di incredibili disavventure, coincidenze, cambi di casacca, legano i due club seppur distanti per palmares e latitudine geografica.

 

Catania-Campobasso: a caccia della cadetteria

Nella seconda metà degli anni ’70 il match siculo-molisano vale posizioni di vertice in terza serie. Domenica 29 gennaio 1978 i “lupi” fanno visita per la prima volta nella tana dell’elefante. Si disputa la prima di ritorno del girone C di Serie C. I rossazzurri hanno la meglio solo all’87° grazie all’unica marcatura di giornata realizzata dal compianto Giovannone Bertini. Il tecnico etneo Carlo Matteucci è sommerso dalle critiche e la sua traballante posizione dura altri 9 turni prima del drammatico esonero post derby di Trapani.

Morale della favola, il Cibali riospita i molisani la stagione successiva, il 19 novembre ’78, ottava di campionato. E, tanto per cambiare, il trainer rossazzurro Adelmo Capelli è già sotto processo perché dopo quasi due mesi di campionato il Catania non ha ancora vinto nessuna gara. Le critiche sono fondate: Campobasso in vantaggio dopo 25 minuti con il bomber Alivernini. Soltanto al 71° Morra raddrizza il match. In quella che è la neonata C1 i rossazzurri stabiliscono un instant-record: dopo le prime 8 giornate ottengono 8 pareggi tondi tondi.

Pesantissimo in chiave-promozione in B si rivela il 2-0 datato 9 marzo ’80, 23a giornata. Le due squadre lottano per il primo posto ma Scorrano e compagni sembrano avere più birra in corpo degli etnei. Al 27° di gioco un infortunio del portiere ospite Franco Paleari cambia la gara, il numero 1 campobassano viene sostituito. Tredici minuti dopo Gigi Chiavaro sblocca la partita. Il Catania ha le ali ai piedi sorretto da uno stadio indemoniato tanto che un altro difensore, Mimmo Labrocca, al 51° porta a due le marcature di vantaggio. Promozione più vicina e 4-1 dell’andata mezzo vendicato. Si parlava di filo rosso che lega i due club: ebbene, in quel Campobasso ’79/80 giocava con la maglia numero 9 il catanessissimo Motta, mattatore proprio della gara d’andata.

 

Catania-Campobasso: gli anni della B

Praticamente per tutto il decennio, salvo piccole pause, Catania-Campobasso diventa una piccola classica del Sud pallonaro. Le due squadre procederanno quasi a braccetto nella buona come nella cattiva sorte.

Il 10 aprile 1983 il pubblico del Cibali vede materializzarsi un vecchio amico mai dimenticato: è Guido Biondi, ormai leader dello scacchiere rossoblù molisano. Indossa la casacca numero 10 e tutti lo considerano il Platini del Molise. Il Catania di Di Marzio ha però l’obbligo di vincere a tutti i costi. Il trainer partenopeo vede incepparsi il rendimento esterno e deve fare perno sulle gare interne per sognare la A a 9 partite dalla conclusione. Ne nasce una partita durissima, dagli spalti il pubblico urla “Guido! Fai il bravo ragazzo!”. C’è aria di derby per alcuni abruzzesi in campo, è infatti l’ortonese Ciccio Ciampoli a sfondare il muro ospite allo scoccare dell’ora di gioco con un gran gol (l’unico stagionale), marcatura che permette così al difensore teatino di farsi abbuonare il colossale errore sotto porta in occasione del match di San Siro contro il Milan di due mesi prima.

 

Da quel momento comincia il declino dei due sodalizi costretti via via ad abbassare le pretese in classifica. Catania-Campobasso vale la salvezza il 9 marzo 1986, 26° turno di B ’85/86. Appena 4500 spettatori, i rossazzurri languono in quartultima posizione e il cambio in panchina dove ora siede lo stralunato tandem Mazzetti-Colomban ha solo portato paura e asfissia di gioco. Il primo tempo è da narcolessia collettiva. La ripresa porta i doni giusti alla squadra del presidente Massimino. Sblocca Mandressi al 60°, poi una sfortunata autorete di Argentesi chiude i conti 16 minuti dopo.

Ci si ridà appuntamento in cadetteria il 16 novembre ’86, decimo turno d’andata. Arbitra La Morgese di Potenza che accorda al Catania il primo rigore stagionale, messo a segno da Sorbello al quarto d’ora di gioco. Passano appena 5 minuti e i lupi rossoblù allenati dal “nuovo Liedholm” Tord Grip trovano il pari con Vagheggi. L’annata ’86/87 si chiude in modo triste, entrambe le squadre accomunate dalla retrocessione in Serie C1 e separate da un solo punto in classifica. Punto in più che permette ai molisani gli spareggi salvezza a tre con Taranto e Lazio. Proprio nel match decisivo contro i capitolini (al Campobasso sarebbe bastato il pareggio) prende corpo la retrocessione più immeritata della storia propiziata da un famoso gol del laziale Poli.

 

La fatal Catanzaro

Dopo 8 anni le due compagini si ritrovano in terza serie. I programmi però sono diversi: Molinari tenta la risalita immediata con (si direbbe oggi con terminologia bancaria) un all-in. A Selvapiana si vara un undici pronto a tornare in B e guidato in panchina dall’esperto Mario Russo. Massimino a Catania si lascia tentare da un progetto ibrido con molti giovani. Dura poco e già a fine ottobre viene disarcionato e rimpiazzato da Attaguile.

Un grigio pomeriggio fa da cornice alla disfida del 28 febbraio 1988, quinta di ritorno. I rossazzurri di Pietro Santin annaspano clamorosamente in basso con soli due punti di vantaggio sulla terzultima. I rossoblù ospiti sono ad un tiro di schioppo dalla vetta ma hanno bisogno di un successo esterno. Va in scena una batosta tremenda: tra il 21° e il 24° Lanci affonda come lama nel burro e al riposo si va sullo 0-2. Chi non è allo stadio non può nemmeno seguire i beniamini alla radio: uno sciopero generale dei giornalisti cancella per quella domenica tutte le trasmissioni. Nei secondi 45 minuti in campo Longobardo e Mandressi per il Catania. Al 49° un rabbioso Attilio Tesser accorcia le distanze. Il tentativo di rimonta è smorzato già al 58° da un doppio rosso allo stesso Mandressi e al rossoblù Della Pietra. L’ala etnea, non contenta dell’espulsione, inscena un iroso siparietto togliendosi gli scarpini e uscendo dal campo camminando coi soli calzettoni ai piedi. All’82° Romiti fissa il punteggio sull’1-3 per uno strameritato successo. Alla società rossazzurra non resta che esonerare Santin, solo pochi anni prima artefice del “miracolo Cavese”, e affidare la squadra ormai in picchiata verso la C2 a Bruno Pace.

Infine l’ultimo precedente datato 12 marzo ’89, 24° turno. Tra le fila del Catania milita un ex campobassano, Nicola D’Ottavio. Specularmente, sul fronte opposto fa bella mostra l’ex rossazzurro Mandressi. Una timida primavera in salsa Melo Russo investe il martoriato Catania che si aggiudica la contesa ad inizio ripresa grazie ad una segnatura tipica di Romolo Rossi, difensore messinese idolo della sud del Cibali. Un incredibile capriccio tecnico impedisce di poter mostrare la rete all’interno dei programmi sportivi delle tv locali. Proprio nell’istante dello stacco vincente la corrente elettrica salta al Cibali e addio gol in tv.
Fine gara agitato in salastampa: il tecnico ospite Adolfo Milite dichiara d’aver visto solo “caos e pugilato”. Gongola Melo Russo: il suo Catania è al quinto risultato utile di fila e ne metterà a referto dieci totali nelle 5 gare di seguito. La verità è che per il glorioso sodalizio molisano è venuto il momento di chiudere un ciclo. Da lì a pochi mesi il Campobasso si ritroverà costretto ad un nuovo spareggio salvezza stavolta in gara unica contro il Monopoli a Catanzaro. L’1-4 finale in favore dei pugliesi chiuderà per 32 anni filati la porta della terza serie ai “lupi”. Catanzaro, una città fatale anche per il Catania battuto dalla Nocerina undici anni prima in un altro sportivamente tragico spareggio.

 

 

Catania-Campobasso: tutti i precedenti

1977/78: Catania-Campobasso 1-0 (Serie C)
1978/79: Catania-Campobasso 1-1 (Serie C1)
1979/80: Catania-Campobasso  2-0 (Serie C1)
1982/83: Catania-Campobasso 1-0 (Serie B)
1984/85: Catania-Campobasso  0-0 (Serie B)
1985/86: Catania-Campobasso  2-0 (Serie B)
1986/87: Catania-Campobasso 1-1 (Serie B)
1987/88: Catania-Campobasso 1-3 (Serie C1)
1988/89: Catania-Campobasso 1-0 (Serie C1)

Vittorie Catania: 5 | Pareggi: 3 | Vittorie Campobasso: 1
Reti Catania: 10; reti Campobasso: 5

In copertina: il titolo de “La Sicilia” sulla partita del 10 aprile 1983.

 

 

 

 

Cutelliano di "lungo corso" (7 anni), poi universitario a lettere moderne. Ha fatto radio quotidianamente dal 2005 al 2010 e poi a spicchi negli anni seguenti. Film calcistici del cuore: "L'arbitro" (2013) con Stefano Accorsi e "Il presidente del Borgorosso F.C.".