Al momento stai visualizzando Catania femminile: contro il Brolo, pokerissimo rossazzurro!

Quattro, quattro, quattro, quattro. Cari lettori, probabilmente troverete anacronistico e delirante un articolo che comincia con una sequenza di numeri che sembrano fare il verso al miglior Lino Banfi quando ne “L’allenatore del pallone” annunciava il modulo della sua bi-zona.
Ebbene spiego anch’io questo “quattro volte quattro”: quattro come le vittorie in campionato, quattro come le reti segnate nel primo tempo dalle rossazzurre, quattro ancora nella seconda metà di gara, e quattro reti a firma di Beatrice Vitale sempre più capocannoniera del torneo, giungendo così a quota tredici reti.

Non si ferma dunque l’inarrestabile marcia delle ragazze di mister Scuto che sommergono di reti le messinesi della compagine di Brolo, alla vigilia una delle più temute dirette concorrenti per la vetta della classifica. L’avversaria neroverde cade per la seconda volta consecutiva dopo lo stop della settimana precedente contro il Sant’Agata (prossimo avversario delle rossazzurre), perdendo così terreno in classifica nei confronti delle etnee.

Il tecnico catanese conferma lo stesso undici che la settimana precedente ha battuto le aretusee del Santa Lucia, mentre nelle file neroverdi spiccano in attacco i nomi di Serena Guardino e Giulia Pagano, e della portiere di riserva Castillejo, vecchie conoscenze del pubblico catanese per la loro militanza agli ordini di mister Scuto.

Scuto Catania femminile

 

La partenza rossazzurra è subito sprint. Già al 1′ di gioco Di Stefano mette palla in mezzo all’area ma nessuna compagna è lesta a toccarla. Sesto minuto punizione dell’ex Guardino deviata dalla barriera in calcio d’angolo. Su successivo corner ci prova l’ala Scivoletto ma il tiro è alto. All’11’ è Finocchiaro a recuperare il pallone a metà campo e far ripartire la squadra; il pallone in questa fase perviene a Vitale che però è prontamente fermata.

C’è un calcio d’angolo per le rossazzurre dalla sinistra: dalla bandierina calcia Di Stefano e il pallone che assume una traiettoria diabolica e stupefacente finisce direttamente in rete. Siamo al 12′ e le liotrine pervengono al gol con un tocco fatato di pura classe della playmaker catanese.

Le ospiti sentono il peso del gol subìto e al 16′ a gioco fermo Di Benedetto scalcia il pallone in segno di stizza finendo nel taccuino del direttore di gara. Una punizione ancora di Di Stefano da lunga distanza terminata fuori, anticipa di pochi istanti la seconda rete rossazzurra: la portiere Calandra regala un calcio d’angolo alla compagine di casa. Dalla bandierina il piedino d’oro di Di Stefano imbecca in area Vitale che con un perfetto stacco di testa manda alla spalle dell’estrema difensore avversaria. Tripudio rossazzurro mentre sugli spalti alcuni supporters avversari presenti sbottano nei confronti dell’arbitro. Ai sostenitori neroverdi fa eco il loro tecnico che si lascia andare in un patetico quanto disdicevole siparietto adducendo all’arbitro un gioco volutamente cattivo delle padrone di casa nei riguardi delle proprie ragazze e, dulcis in fundo, indicando al direttore di gara il collega catanese, reo a suo dire di avergli rivolto pesanti insulti dalla panchina accanto. Sono momenti di cui noi amanti dello sport faremmo ben volentieri a meno, pertanto va rivolto un plauso alle girls rossazzurre e soprattutto al loro mister di non aver risposto per le rime alle provocazioni avversarie.

Il Catania non si lascia intimorire dal clima da corrida creatosi, continuando la sua superba partita. Corre il 28′ e una super Migneco interrompe una pericolosa manovra d’attacco avversaria, portando via palla e dribblando mezza squadra avversaria. Due minuti dopo un insidioso traversone in area è smanacciato da Calandra ch’era pressata da Vitale. 33′: Ancora Migneco ruba palla servendola a Vitale. Beatrice in area dribbla la portiere, cade, si rialza in mezzo ad un paio di avversarie che non riescono a fermarla, riprende il cuoio e con un preciso tocco da biliardo in diagonale nell’angolino sinistro confeziona la terza marcatura del match.

Ancora la forte centravanti rossazzurra tre minuti dopo sciupa clamorosamente mandando d’un soffio il pallone a lato sulla destra. Gol sbagliato e legge del calcio vuole che segua un gol subito. E’ il 38′ quando su un errato disimpegno della retroguardia rossazzurra il pallone perviene a Di Benedetto che tira al volo e la traiettoria a palombella beffa la portiere Orlando. 3-1 e i tifosi brolesi, seduti accanto a chi scrive le righe che seguono, incitano le proprie beniamine.

Intanto al 42′ è ancora Calandra, l’esperta portiere classe 1972, in una pericolosa mischia in area, a parare la sfera calciata da Di Stefano dalla bandierina. Quando sta per scadere il tempo Diana Finocchiaro, lasciata colpevolmente sola in area dalle difensori brolesi, può comodamente stoppare il pallone e calciarlo in rete senza troppi patemi siglando il parziale 4-1. Nel recupero, prima d’imboccare la via degli spogliatoi, c’è ancora tempo di assistere ad un altro salvataggio della guardapali messinese su Vitale, col pallone che viene allontanato dopo una serie di batti e ribatti in area.

Catania-Brolo

 

La ripresa comincia subito forte. Il cronometro segna ventisette secondi esatti quando Giordana Signorelli mette Vitale in condizioni di arrivare a tu per tu con Calandra e segnare il quinto gol. Guardino al secondo minuto ci prova con una punizione insidiosa battuta quasi da centrocampo, e Orlando si supera con una perfetta parata nell’angolo alto alla sua sinistra. Segue una fase d’attacco intensa delle rossazzurre, ma arginata da Calandra. Al 5′ è Finocchiaro con un lungo traversone a servire Vitale che sola davanti alla portiere sbaglia tirandole il pallone addosso. Pochi istanti, e l’estrema difensore brolese è costretta agli straordinari su due tiri ravvicinati delle catanesi, uno di questi di Migneco. Poi una punizione di poco alta sopra la traversa ad opera di Di Stefano e un tiro di Migneco, abile a destreggiarsi in area contro un nugolo di avversarie, non trovano bersaglio. Ci prova Scivoletto con un colpo di testa ad accorciare per la propria squadra ma il tiro termina fuori.

Al minuto 15 Di Stefano è fermata fallosamente al limite dell’area. La punizione che segue, magistralmente calciata “alla Pirlo” da Pennisi, finisce in porta all’angolino basso alla destra di Calandra. Intanto il mister Palmeri per la seconda volta nel match è protagonista suo malgrado. Di Benedetto, l’autrice del gol brolese, in un’azione di gioco precedente ha riportato una brutta ferita al naso e la sua faccia è una pozza di sangue. I dirigenti rossazzurri sportivamente fanno intervenire i propri medici per darle soccorso, ma i vari tamponi applicati non ammortizzano sufficientemente il flusso del plasma. Tutti i presenti non si spiegano (nemmeno il sottoscritto) l’ostinazione del coach messinese a far proseguire l’incontro alla giocatrice visibilmente menomata, finché messo alle strette anche dagli inviti che gli vengono rivolti dai sanitari e dirigenti rossazzurri preoccupati per lo stato fisico della 18 neroverde, procede col cambio. Ancora una volta una condotta poco esemplare e per di più dannosa nei confronti della sua giocatrice.

In campo intanto il bel gioco sciorinato dalle ragazze rossazzurre è sublimato dalla splendida rovesciata a centrocampo di Diana Finocchiaro, una prodezza balistica atta a disimpegnare la manovra d’attacco brolese, degna del miglior gesto atletico raffigurato nella copertina dell’album Panini. Al 21′ la brava quanto sfortunata Migneco semina sul corridoio di sinistra alcune avversarie mancando solo la finalizzazione in rete. Rete che non manca di arrivare appena un minuto dopo, con Vitale che tira in porta; Calandra tocca appena ma il tiro smorzato finisce ugualmente in fondo al sacco.

Comincia l’inevitabile fase di stanca del gioco e i due tecnici compiono altri cambi, tra le file rossazzurre ottimo l’innesto di Fiorile al posto di Romano, che in retroguardia gioca una partita diligente senza sbavature al pari delle altre difensori titolari. Calandra alla mezz’ora e poco più tardi è costretta ancora agli straordinari su tiri di Finocchiaro e Vitale, mentre al 33′ la subentrata Saraò ci prova con un tiro in porta terminato alto. La portiere messinese deve invece mettere ancora una pezza al 41′ sull’errore di una compagna in area cui Vitale ruba il pallone, prima appunto di essere fermata dalla custode della porta brolese. In pieno recupero, quando siamo al minuto 49, Pennisi sola in area chiude le danze con l’ottava e ultima marcatura, ridimensionando di fatto le aspirazioni del team neroverde. Consueti festeggiamenti in campo delle liotrine e del loro entourage tecnico, con un occhio vigile al prossimo avversario da affrontare ancora in casa. E se il poker diventasse “manita”…

Catania-Brolo

 

Catania Calcio-Junior Sport Lab Brolo 8-1

5a giornata del Campionato Regionale di Eccellenza, Girone A
8 maggio 2021 – Torre del Grifo (Mascalucia)

Catania: Orlando, Pietrini, Chiricò (29′ st Saraò), Romano (29′ st Fiorile), Signorelli, Finocchiaro, Di Mauro, Di Stefano (32′ st Villani), Vitale, Pennisi, Migneco. Allenatore Scuto.
JLS Brolo: Calandra, Scaffidi (36′ st Merlino), Russo, Cucinotta, Basile, Vita, Salerno, Di Benedetto (17′ st Mondello M.), Guardino (22′ st Trassari), Pagano (22′ st Lupo), Scivoletto (13′ st Bilardi). Allenatore Palmeri.
Arbitro: Arculeo di Catania.
Reti: 12′ pt Di Stefano, 23′ pt Vitale, 33′ pt Vitale, 38′ pt Di Benedetto, 45′ pt Finocchiaro, 0,27” st Vitale, 16′ st Pennisi, 22′ st Vitale, 49′ st Pennisi.
Ammonite: 16′ pt Di Benedetto, 25′ pt Di Stefano.

 

 

 

10/5/2021 – AGGIORNAMENTO: LA REPLICA DELLA JSL WOMEN BROLO

In merito a quanto scritto nell’articolo, la società ospite ci ha inviato una nota ufficiale per chiarire, dal proprio punto di vista, alcuni aspetti di quanto raccontato. La riportiamo integralmente:

La società JSL Women espone la propria versione dei fatti in merito a ciò che si legge nell’articolo dal titolo “Catania femminile: contro il Brolo, pokerissimo rossazzurro!”, pubblicato nel blog “Quelli del 46”. In particolare, vanno chiarite alcune affermazioni, estranee al racconto prettamente agonistico della partita Catania-JSL Women, giocata sabato 8 maggio e vinta con pieno merito dalla compagine etnea, non corrispondenti alla verità di ciò che è avvenuto e lesive dell’immagine della JSL Women, basata sui valori di lealtà sportiva e fair play.

A conferma saremo lieti di fornire il video integrale del match.

Rispetto a ciò che è stato scritto: “Non erano presenti supporters in tribuna, ma esclusivamente dirigenti accompagnatori e membri dello staff, che non hanno “sbottato” nei confronti dell’arbitro, tantomeno l’allenatore ha rivolto alcuna parola al collega di casa né dichiarato di essere stato insultato, né ha messo in atto “patetici siparietti” di alcun genere o indicato come volutamente cattiva la condotta della formazione avversaria. Assurdo parlare, inoltre, di “clima da corrida”. Nessuno della società JSL ha mai PROVOCATO giocatrici rossazzurre o membri dello staff”.

Per quanto riguarda il comportamento, considerato incauto, tenuto dal nostro tecnico dopo l’incidente occorso ad una giocatrice neroverde, la JSL Women ci tiene a sottolineare che: “La calciatrice, a seguito di una pallonata in volto, ha iniziato a perdere sangue dal naso, non una novità, purtroppo, per lei, ed è stata prontamente medicata a bordo campo dai sanitari di JSL, che hanno dato l’ok per il rientro. Qualche secondo dopo, il sangue ha ripreso a fuoriuscire e la ragazza è stata chiamata fuori per una seconda medicazione dagli stessi sanitari, gentilmente coadiuvati dal sanitario locale. Il mister è stato poi autorizzato a farla tornare a giocare, ma data l’inefficacia del tampone si è provveduto immediatamente alla sostituzione. Un iter, quindi, comune in episodi del genere”.

La JSL Women “si complimenta, infine, con la squadra del Catania per l’ottima prova fornita, che le è valsa la quarta vittoria in altrettante gare disputate, e ringrazia il club ospitante per l’ottima accoglienza, la disponibilità e per lo scambio reciproco di apprezzamenti avvenuto al termine dell’incontro”.

 

 

 

Nato in una domenica da trasferta quando Luvanor riuscì a segnare in quel di Pisa, è un collezionista di materiale calcistico in particolar modo rossazzurro. Gregario di “Quelli del '46”, ama raccontare aneddoti curiosi che riguardano la storia del Catania.