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Torma il confronto al Cibali tra rossazzurri e corallini. Non è la gloriosa F.C.Turris 1944, ma una delle sue dirette discendenti, dopo il fallimento del 2003 ed alcuni complicati scambi di titolo operati tra il 2012 ed il 2014.

 

Gli anni ’70

La prima partita tra i due club fu disputata al Cibali il 26 gennaio 1975, ultima d’andata di Serie C girone C. I rossazzurri ebbero la meglio con un secco 2-1 segnando con Ciceri (22°) e Malaman (70°). Per gli ospiti una rete di Fiorillo al minuto 74 movimentò l’ultimo quarto d’ora. Parleremo (e molto!) della partita di ritorno a Torre del Greco in occasione della rubrica sui precedenti in terra corallina. Sulla Turris ’74/75 possiamo dire che evitò per due soli punti la retrocessione in D pur giungendo dodicesima.

Claudio Ciceri
Claudio Ciceri, autore del primo gol nel 1974/75

 

Fino ad oggi la più larga vittoria catanese contro i torresi è datata 16 aprile 1978: 3-0, con un devastante uno-due firmato Pierantonio Bortot tra 15° e 32° e solito sigillo di Adelchi Malaman al 55°. L’incontro valeva come 30° turno e i rossazzurri, infuriati per la precedente sconfitta di Trapani, infilarono da quel momento 9 risultati utili consecutivi vanificati dallo spareggio perso contro la Nocerina. La Turris ancora una volta evitò la retrocessione per soli due punti e fu così ammessa alla nuova C/1 soffiando il posto proprio a quel Trapani già all’epoca guastafeste dei rossazzurri.

Al terzo tentativo la Turris riuscì a lasciare imbattuto il Cibali: il 25 febbraio 1979, ventunesima di campionato della neonata C/1-B, la squadra campana acciuffò al 90° con Capogna l’1-1 dopo aver inseguito per ottantun minuti il risicato vantaggio rossazzurro di Labellarte. Stiamo parlando del Catania di Adelmo Capelli, squadra lunatica che alternava rabbiose goleade a pomeriggi di gambe tremanti e oscuri mutismi. Promozione sfumata a Pisa a 180′ dalla fine di un campionato che vide ancora una volta la Turris salvarsi per un soffio, stavolta per un solo gol di differenza reti nei confronti del Barletta.

Il calendario e la cabala diedero una mano al Catania nell’estate del ’79: i tifosi rossazzurri, scoprendo che Turris-Catania sarebbe stato il match conclusivo della stagione di C/1 ’79/80, ebbero la netta sensazione che quello fosse l’anno giusto per tornare in B, magari festeggiando a Torre del Greco esattamente come cinque anni prima… Il salto in cadetteria giunse invece con ben due gare d’anticipo e la “pratica” Turris fu sbrigata il 27 gennaio ’80 con un 2-0 senza storia: Pasquale Casale aprì al 10° minuto e Barlassina completò all’88°.

 

Gli anni ’90: “Meglio uno 0-0 che la vittoria!”

Negli anni ’90 è accaduto pure che la Turris militasse fino a tre categorie sopra rispetto a quella del Catania! Da un lato la “radiazione” del 1993 fece scivolare il club etneo nei dilettanti, dall’altro la società corallina approfittò della confusione susseguente alla riforma dei regolamenti di C/1 e C/2 e ottenne nel 1994 una promozione d’ufficio in C/1. Soltanto il 13 ottobre 1996, settima d’andata in C/2-C, Catania e Turris tornarono a incrociarsi. Sulla panchina rossazzurra era tornato a sedersi Angelo Busetta, ma le aspettative troppo alte e una squadra ancora priva di ruoli-chiave avevano portato sin da subito brutti risultati e poco pubblico allo stadio: quel pomeriggio in appena 1500 affollarono l’impianto di piazza Spedini, con 30 milioni di lire d’incasso.

La gara si accese solo a ripresa inoltrata con il vantaggio torrese di Antonaccio (64°) servito dal velenosissimo ex Tommaso De Carolis. Passò poco e l’arbitro Urbano di Cagliari espulse Di Dio per doppio giallo. Catania in 10. E meno male che san Patrizio Fimiani in porta tenne in vita gli etnei! Che pareggiarono con Tiziano D’Isidoro all’80° e non seppero approfittare del doppio rosso ospite a Baldini e Siniscalco e di un calcio di rigore battuto da D’Isidoro sulla traversa. Le cronache riportarono un pianto a dirotto di D’Isidoro negli spogliatoi e un agente di polizia colpito al labbro da una pietra mentre filmava i tifosi in curva. Tifosi inviperiti che si trasferirono alle uscite di via Ferrante Aporti per una “civile” contestazione. L’esonero di Busetta era nell’aria e si materializzò poche giornate dopo.

Tutt’altro clima fece da cornice alla gara d’andata delle semifinali play off domenica 31 maggio 1997: 12700 paganti, 220 milioni d’incasso. Da Torre del Greco piccola rappresentanza di tifosi sistemata nello spicchietto di tribuna A aperta al pubblico. I “trentamila” (così riportano oggi i vividi ricordi dei tifosi) si stiparono sulle due curve stracolme, lasciando vuote e abbacinate da un fortissimo sole la tribuna A e la tribuna B nuova di zecca. Uno spettacolo! Il Catania nel frattempo guidato da Gianni Mei era riuscito a rimontare in classifica fino ad arrivare ad una sola lunghezza dal terzo posto occupato proprio dalla Turris allenata da Salvatore “Ciccio” Esposito, capigliatura brizzolata e un passato da calciatore nel Napoli e nella Fiorentina.

Catania-Turris 1996/97
Roberto Ricca in un’azione di gioco di Catania-Turris del 31 maggio 1997 (foto: CalcioCatania.com)

 

La partita terminò 0-0 e fu caratterizzata dalla discutibile scelta di lasciare Pannitteri in panchina per un fantomatico “dolore alla spalla”, il bomber paternese entrò solo al 53° quando forse era troppo tardi. Per lunghi tratti dominata dal tatticismo corallino, capace di zittire lo stadio, la partita si accese dopo l’ingresso di Pannitteri e Brutto sfiorò d’un soffio la marcatura. A cavallo dell’84° prima fu espulso l’etneo Daviri e poi il campano Di Criscio. Ma è ciò che accadde in salastampa nel post-gara a destare ancora oggi stupore tra i tifosi memori di quel pomeriggio; Gianni Mei, incalzato da fin troppi cronisti, si lasciò andare ad una dichiarazione probabilmente non compresa fino in fondo:

“Francamente preferisco questo 0-0 ad uno striminzito 1-0. Andare a Torre del Greco con una vittoriuzza ci avrebbe esposti alla loro rabbia. Invece adesso loro sono praticamente certi di avercela già fatta! Noi la finale ce la dobbiamo sudare lì, è quella la gara decisiva e io sono certo al 100% che la vinceremo”.

A parte la circostanza che tutti fossero convinti che la gara di ritorno si sarebbe regolarmente giocata a Torre del Greco (e invece ci fu un lungo tira-e-molla concluso tra giovedì e venerdì successivo con lo spostamento del match ad Avellino) è molto probabile che l’allenatore di Fano conoscesse poco le realtà del Sud Italia e cosa è meglio non dire a fine gara. Erano peraltro tempi in cui il “fattore casa” reggeva forte anche in caso di campo neutro, per cui andare a vincere in territorio Turris sarebbe stato difficile per chiunque. Se non altro Mei aveva voluto essere spavaldo. Insomma quel Catania non ce la fece ma si può oggi dire che perse contro la squadra poi promossa in C/1.

L’ultimo precedente in Serie C/2 risale al 20 settembre 1998, terza di campionato. Fu una vittoria salutare, fondamentale, considerato che la deludente partenza (ko interno col Castrovillari e pari a Lamezia Terme) aveva dato pericolosa benzina agli scontenti, già pronti a scagliarsi contro tecnico, squadra e società. Al 71° un rigore di Passiatore ruppe l’incantesimo e tre minuti dopo, di forza, Roberto Manca mise il sigillo al 2-0 finale accolto come una liberazione dallo stadio.

 

Nel 2020 a Lentini

La sfida del 2020 campionato si è giocata sul neutro dell’Angelino Nobile di Lentini. Dopo un fugace rientro al Massimino, infatti, il Catania è dovuto tornare ospite dell’impianto lentinese viste le condizioni ancora pessime nel prato del Cibali. Si gioca il 22 dicembre 2020. In panchina per i rossazzurri è andato Gianluca Cristaldi, vista la squalifica rimediata da mister Raffaele nel turno precedente. Partita abulica, che si chiude con un mesto 0-0.

 

L’unica vittoria della Turris: la goleada del 2021

L’ultimo precedente risale al 30 settembre 2021: 6a giornata, in infrasettimanale. Vantaggio di Moro al 7’ (bel gol con dribbling in area), pareggio immediato di Giannone all’8’ (erroraccio di Esposito, che tenta una giocata al limite della sua area e perde palla). Espulso Russini per doppia ammonizione. Vantaggio ospite con Leonetti nel recupero del primo tempo. Espulso anche Baldini per proteste al duplice fischio. Nella ripresa, 1-3 con gol di Santaniello al 53’, gol di Moro su rigore al 57’, gol di Esempio al 65’ e 3-4 definitivo di Biondi in mischia all’82’.

Chiudiamo con due note conclusive: nonostante la Turris sia espressione della città nettamente più grossa dell’hinterland napoletano, rispetto alle rivali Castellammare di Stabia e Torre Annunziata non ha mai calcato i campi della B calcistica. Tre anni fa è tornata in C dopo essersi fatta trovare prima alla 26a giornata del girone G di Serie D della precedente stagione: con 61 punti e 4 di vantaggio sulla vicecapolista Ostia Mare, l’interruzione per il covid-19 è arrivata a puntino per celebrare una nuova, apprezzatissima, “promozione d’ufficio”.

 

Catania-Turrisi: tutti i precedenti

1974-75: Catania-Turris 2-1 (Serie C)
1977-78: Catania-Turris 3-0 (Serie C)
1978-79: Catania-Turris 1-1 (Serie C1)
1979-80: Catania-Turris 2-0 (Serie C1)
1996-97: Catania-Turris 1-1 (Serie C2)
1996-97: Catania-Turris 0-0 (Play off C2)
1998-99: Catania-Turris 2-0 (Serie C2)
2020-21: Catania-Turris 0-0 (Serie C, a Lentini)
2021-22: Catania-Turris 3-4 (Serie C)

Vittorie Catania: 4 | Pareggi: 4 | Vittorie Turris: 1
Gol Catania: 14| Gol Turris: 7

 

Articolo aggiornato il 17 novembre 2023.

 

 

 

Cutelliano di "lungo corso" (7 anni), poi universitario a lettere moderne. Ha fatto radio quotidianamente dal 2005 al 2010 e poi a spicchi negli anni seguenti. Film calcistici del cuore: "L'arbitro" (2013) con Stefano Accorsi e "Il presidente del Borgorosso F.C.".