Quella di domani contro la Ternana sarà la 19a “visita” del Catania in terra rossoverde.
Il primo confronto tra i due club risale addirittura al 4 aprile 1943, allorquando etnei ed umbri si sfidano ai play-off per l’approdo in serie cadetta. Il Catania aveva vinto uno dei 12 “gironcini” di Serie C 1942/43, varati in base a quanto la Federazione aveva potuto fare, visto l’incipiente impegno bellico.
Recatisi sul campo di Viale Brin della “Polisportiva Fascista Mario Umberto Borzacchini” (questo il nome assunto dalla squadra ternana nel periodo fascista), i rossazzurri si fanno valere a dispetto dei pronostici, maturando un prezioso 1-1: al catanese Presselli risponde il ternano Dentuti.
Da calendario, adesso, al Catania toccherebbe proseguire ospitando il Forlì. In città, però, infuriano i bombardamenti alleati. La situazione peggiora nel volgere di pochi giorni: si contano quasi mille morti e devastazioni gravi. Viene ordinato il “si salvi chi può”. La città di Catania viene abbandonata e oltrepassare lo Stretto diventa pressoché impossibile: il “pallone”, inesorabilmente, interrompe le trasmissioni.
Le due squadre tornano a incrociarsi nella Serie B di fine Anni ’60. Il 12 ottobre 1969 è ancora 1-1: il gol del pari di Bonfanti certifica il ruolo nei “quartieri alti” del Catania di Egizio Rubino poi promosso in massima serie a fine stagione.
Anche le Fere assaggiano l’Eden della massima serie in quegli anni: viene inaugurato lo stadio Libero Liberati e sotto la presidenza di Giorgio Taddei la Ternana lega le sue fortune alla figura di Corrado Viciani, allenatore dalle idee innovative.
Dopo le due fugaci presenze in A, al ritorno in Serie B la Ternana soccombe in casa il 25 aprile del ’76: è Claudio Ciceri al minuto 66 a realizzare la marcatura dello 0-1 per un Catania che viaggia spedito verso un’insperata salvezza.
Dopo alterne vicende, umbri e siciliani si ritrovano molti anni dopo in C1, stagione ’89/90, in data 3 dicembre 1989. Lo 0-0 finale costituisce il sesto risultato utile di fila (all’interno di una serie di 10 complessivi), seguendo un clichè caro all’allenatore rossazzurro dell’epoca, Melo Russo, accanito collezionista di 0-0 e serie utili a go-go. Quel pomeriggio dicembrino le cronache raccontano di un palo dell’etneo Scienza al 20′ e di un Mario Paradisi pronto a sigillare la porta rossazzurra dagli assalti di Cocco, Cozzella, Sciannimanico e Borrello, quest’ultimo protagonista di uno scatenato finale di gara.
La seconda e ultima affermazione dell’Elefante a Terni porta la data del 7 ottobre ’90: il Catania di Sormani, ancora a secco di vittorie dopo le prime tre gare di campionato, passa sotto al 6° con la segnatura di Carlo Caramelli. Sotto un incessante temporale la rimonta è immediata: pari di Andrea Salvadori, poi prodezza di Claudio Pelosi che raccoglie un pallone stampato sulla traversa da Perinelli e con una spettacolare rovesciata porta il Catania sull’1-2. Al 65° l’arbitro Rausa di Cosenza estrae il rosso verso il portiere umbro Cipelli, caduto nella trappola tesa da Fabio Perinelli. Ternana in 10 e in porta va il centravanti Doto. Poco prima, infatti, il trainer umbro Tobia aveva esaurito i cambi avendo spedito in campo il colored Battigello, considerato all’epoca un’autentica promessa del calcio.
Drammatica la sfida del 17 maggio 1992: terz’ultima giornata. Davanti ad un Liberati stracolmo, le Fere piegano 1-0 un piccolo Catania grazie all’unica rete di Gianmario Consonni. Per la Ternana di Clagluna è la vittoria che spiana la strada al ritorno in B. Il Catania, invece, secondo la stampa è con un piede nel baratro: la trasferta in terra umbra è stata effettuata con grosse difficoltà visto il caos societario rossazzurro. Da notare che la Ternana, presieduta da Rinaldo Gelfusa, andrà incontro ad un tragico destino racimolando appena 18 punti nella B ’92/93 e venendo radiata a fine stagione a causa di un’irreparabile crisi finanziaria.
Arriviamo a tempi più recenti e a due cocenti delusioni consecutive patite sotto la presidenza Gaucci: il 24 maggio 2003, terz’ultima giornata di serie B, il Catania di Guerini è con l’acqua alla gola. Siamo nel bel mezzo del pasticcio creato dal “caso Martinelli”. Il Catania ha un bisogno disperato di punti. Vito Grieco porta gli etnei sullo 0-1. Borgobello pareggia subito su rigore. Il sogno si infrange negli ultimi giri di lancette: prima Paci all’89° e poi Adeshina al 93° fanno capire chiaramente che la stagione è fallimentare e la salvezza non passerà dal rettangolo di gioco.
Passano pochi mesi e il copione, beffardamente, si ripete: il 15 ottobre 2003 Luis Oliveira su euro-assist di Fini pareggia il vantaggio di Mario Frick. La gara si trascina sull’1-1 ma ancora due pasticci difensivi nel finale portano a 3 le marcature rossoverdi (ancora Frick e Jimenez). Risultato amaro, anche se in palio stavolta non c’era nulla di definitivo.
Il Catania torna poi a far punti nelle due annate successive in Serie B: lo 0-0 datato 29 ottobre 2005 è un capolavoro di rimpianti per il team di Pasquale Marino. Contro una Ternana in gravissima crisi (il club di via Aleardi ha risentito della crisi dell’acciaio e il patron Agarini ha ceduto la squadra) affidata a Fabio Brini annaspa in penultima posizione. I rossazzurri prendono una traversa con Caserta e si vedono annullare le reti di Gionatha Spinesi e Mascara (di tacco). Lo 0-0 finale tiene il Catania in 9a posizione.
Ultimo precedente in B il 29 novembre 2014: 1-0 firmato Avenatti. La Ternana approfitta dell’espulsione del rossazzurro Leto, fra i peggiori in campo in quella trasferta.
Arriviamo infine all’anno scorso, in cui si è andati al Libero Liberati ben tre volte. La prima il 6 ottobre 2019 per l’8a giornata: il Catania parte malissimo con la capolista del girone e rischia di prendere gol in due occasioni clamorose, poi però passa in vantaggio alla prima ripartenza utile, grazie ad una bella rete di Mazzarani. Lo stesso Mazzarani sfiora il gol altre due volte, ma al 30° i rossoverdi trovano il pareggio con l’autorete di Mbende. Nella ripresa gli etnei partono nuovamente male, ma stavolta le Fere sono ciniche e puniscono immediatamente con Paghera e l’ex Bergamelli. Inutile il gol finale di Di Piazza, per il 3-2.
Pochi mesi più tardi si gioca la semifinale d’andata di Coppa Italia di C. Il rientrante Lucarelli prova a metterci del suo, con una rosa
profondamente ridimensionata dal mercato invernale, ma Partipilo e Torromino rendono vano un buon primo tempo.
Infine, a luglio, il Catania va in Umbria per il secondo turno dei playoff, dopo la vittoria in casa contro la Virtus Francavilla. Al Liberati finisce 1-1, con vantaggio di Biondi e pareggio locale nel finale con Ferrante. Passano quindi i rossoverdi per il miglior piazzamento in classifica.
Tutti i precedenti
1942-43: Borzacchini-Catania 1-1 (Playoff Serie C)
1968-69: Ternana-Catania 2-0 (Serie B)
1969-70: Ternana-Catania 1-1 (Serie B)
1971-72: Ternana-Catania 0-0 (Serie B)
1973-74: Ternana-Catania 1-0 (Serie B)
1975-76: Ternana-Catania 0-1 (Serie B)
1976-77: Ternana-Catania 1-1 (Serie B)
1989-90: Ternana-Catania 0-0 (Serie C1)
1990-91: Ternana-Catania 1-2 (Serie C1)
1991-92: Ternana-Catania 1-0 (Serie C1)
2002-03: Ternana-Catania 3-1 (Serie B)
2003-04: Ternana-Catania 3-1 (Serie B)
2004-05: Ternana-Catania 0-0 (Serie B)
2005-06: Ternana-Catania 0-0 (Serie B)
2014-15: Ternana-Catania 1-0 (Serie B)
2019-20: Ternana-Catania 3-2 (Serie C)
2019-20: Ternana-Catania 2-0 (Coppa Italia di C)
2019-20: Ternata-Catania 1-1 (Playoff Serie C)
Sono 18 le sfide totali a Terni; la Ternana ha ottenuto 8 successi. Il Catania appena 2. Otto i confronti finiti in parità. 21 le marcature della Ternana e 11 quelle del Catania.
Articolo aggiornato il 16 febbraio 2021.
Nella foto in alto, un’immagine dell’incontro del 1976-77. Si riconoscono Gigi Chiavaro e Antonino Cantone.