Il 28 novembre 1937 veniva inaugurato il nuovo stadio Polisportivo di Cibali con il match tra ACF Catania e Foggia, valido per la nona giornata del campionato di Serie C 1937-38, terminato 1-0 con rete di Raffaele Pulzone. Nella foto in alto, la formazione rossazzurra scesa in campo quel giorno (foto di “Tutto il Catania minuto per minuto”, ricolorata da Mimmo Rapisarda).
Progettato nel 1933 dall’architetto Raffaele Leone per sostituire il piccolo impianto di piazza Esposizione, venne scelta come location la zona periferica della città, nel quartiere di Cibali, su un’area di 53.000 mq.

Pianta ovale, pista di atletica, fregi ed ingressi monumentali come ogni opera imponente del Ventennio fascista, la nuova casa del Catania era un gioiellino. All’epoca non esistevano ancora tribune sul lato sud ed il settore principale era certamente la maestosa Tribuna B. Nel 1940 l’impianto fu intitolato ad Italo Balbo (governatore della Libia, ucciso in Egitto da fuoco amico).
Seriamente danneggiato nei bombardamenti del ’43, tornò ad essere semplicemente “Cibali” con la fine del Fascismo. Per circa quindici anni fu necessario predisporre una squadra di controllori per evitare che tifosi “portoghesi” entrassero liberamente attraverso le mura perimetrali distrutte e mai ricostruite.
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta si innalzarono le tribune in legno sia sulla Tribuna C (l’odierna curva Nord), che nel lato a sud. Un primo vero restyling, tuttavia, si ebbe solo nel 1982 con la costruzione della curva Sud.
Tra la fine degli anni Ottanta ed il 1997 (anno delle Universiadi) furono rifatti tutti gli altri settori, consegnando alla città un impianto modernissimo, seppur ancora condizionato dalla pista di atletica e monco dei fregi della Tribuna B (abbattuta e ricostruita) e dell’ingresso monumentale sul lato di piazza Spedini (dove ora c’è il PalaSpedini). Il 20 giugno 2002 lo stadio fu intitolato ad Angelo Massimino.
Malgrado negli anni siano stati progettati nuovi impianti – tra tutti, lo stadio “Vulcano” negli anni ’60, lo stadio “dei Palici” negli anni 2000 e lo stadio di Librino pensato da Pulvirenti – il “Cibali” è rimasto la casa dei rossazzurri e lo sarà certamente per ancora parecchi anni, con tutti i pregi ed i difetti che ciò comporta.
Riascolta la puntata dedicata alla storia dello stadio