Quella di domenica allo stadio Alfredo Viviani sarà la sedicesima sfida tra il Catania ed i padroni di casa del Potenza.
La prima volta tra le due compagini risale addirittura al novembre del 1937: è una vittoria lucana per 1-0. Rete molto contestata, perché secondo gli etnei il cuoio avrebbe già varcato la linea di fondo quando viene recuperato da Bazanti e rimessa in area per l’accorrente Basile. Nel seguito della partita i rossazzurri non riusciranno a passare, complice anche la buona giornata dei terzini Ricci e Spanghero.
Proprio Spanghero passa al Catania l’anno successivo e nella partita del 5 marzo contro la sua ex squadra succederà il finimondo. La partita, infatti, viene sospesa al 50′, quando un rigore segnato dal rossazzurro Sinibaldi scatena le ire e la sassaiola del pubblico di casa. In campo le forze dell’ordine hanno un bel da fare per calmare gli animi. Si riprende, ma il clima resta tesissimo e l’arbitro fa completare l’incontro pro forma, per evitare ulteriori problemi. Sul campo finisce 2-1, con i potentini che ribaltano il risultato con reti di Buttazzi e del fallosissimo Asquini. Il Direttorio Divisioni Superiori, però, sancirà il risultato a tavolino di 0-2 in favore del Catania, nonché la squalifica del campo per il Potenza e per i giocatori Cavalieri e Polesel, rei di diversi falli in campo e non espulsi per evitare maggiori incidenti.
Nel gennaio del 1941 Potenza (rinominato “A.P. Lucana“) e Catania si ritrovano, in una fredda giornata mentre fiocca la neve: etnei in vantaggio con Buccheri e poi raggiunti a meno di un quarto d’ora dalla fine da un rigore alquanto discutibile messo a segno da Revelant.
Appena dieci mesi più tardi i rossazzurri travolgono i potentini con un clamoroso 1-7. Caposciutti, Presselli e Koenig mandano ripetutamente kappaò il povero Brandolini. È la partita che vede il ritorno su un campo di calcio del portiere Caruso, dopo un lungo periodo trascorso a combattere in Grecia. Il risultato del campo rimarrà sub-judice fino al mese successivo, quando verrà rigettato il ricorso del Potenza che, umiliato nei contorni del risultato, tenta la via del reclamo per un presunto errore tecnico.
Il 6 febbraio del 1949, Catania ancora vittorioso in Basilicata: 0-1 con rete di Arnaldo Cadei. Da segnalare l’esordio nel centrocampo etneo dell’italo-uruguagio Miguel Andreolo, campione del Mondo nel 1938 (e che morirà proprio a Potenza nel 1981).
Bisogna attendere quindici anni per rivedere ancora di fronte Potenza e Catania: è il 6 settembre 1964 e si gioca il primo turno di Coppa Italia. I padroni di casa, allenati dal futuro tecnico rossazzurro Rubino, sono privi della micidiale coppia d’attacco Boninsegna-Carrera, mentre è la prima apparizione per Canuti. Senza troppi complimenti, Lampredi, Danova (doppietta) e Calvanese annichiliscono i rossoblu con un secco 4-0 estromettendoli dalla competizione.
Per ritrovarsi di fronte in campionato bisogna attendere il torneo 1966-67: risultato di 1-1 con reti di Rosito per i lucani e Pereni per i rossazzurri.
Il torneo successivo il Potenza dà l’addio alla Serie B, non prima di infliggere la sconfitta agli etnei: 2-1 con reti di Vetrano e Cappellaro per i rossublu, e gol rossazzurro del momentaneo pareggio segnato da Gavazzi.
Le strade di Potenza e Catania si dividono fino al 1993, quando nell’ultima giornata di campionato i rossoblu, neopromossi in C1 e bisognosi agguantare le dirette rivali nella lotta salvezza (Nola e Casarano), battono i catanesi per 2-0 con una doppietta dello scatenato Libro, conquistando due punti fondamentali. Coi campani salvi per classifica avulsa, raggiungono la sospirata permanenza in terza serie dopo uno spareggio contro i pugliesi. Quella coi potentini sarà l’ultima partita di Serie C1 per la squadra del presidente Massimino, che sarà costretta a ripartire dall’Eccellenza dopo le estenuanti vicende estive contro la Federazione.
C’è poi la vittoria nel CND 1994-95 contro l’Invicta (che erediterà la tradizione potentina, dopo che la società originaria era fallita l’estate precedente): gol di Del Vecchio e Pellegrino.
Nel 2018-19 i rossazzurri incrociano i rossoblu fuori casa ben due volte: 3-1 nella regular season (França, Strambelli e Guaita per i padroni di casa e stupenda rete del momentaneo pareggio di Biagianti per il Catania), e 1-1 nell’andata dei play-off, con vantaggio etneo siglato da Di Piazza e pareggio in pieno recupero ad opera del brasiliano França.
Altro doppio confronto nel 2019/20. Secco 2-0 potentino alla terza di campionato firmato Giosa e Isgrò, con il Catania che disputa una pessima prestazione, facendo sorgere i primi dubbi dopo quanto visto nelle due precedenti partite. Un paio di mesi dopo, invece, nei quarti di finale Coppa Italia di Serie C, successo etneo per 1-2 grazie ai gol di Di Piazza e Kevin Biondi (prima rete in maglia rossazzurra per lui), intervallate dal gol del lucano Carlos França.

Infine, il 20 dicembre 2020 si gioca la 16a giornata di campionato. La decide un gol di Sarao all’84’ con una bella girata di testa. Settimo risultato utile di fila per gli uomini di Raffaele.
Potenza-Catania: tutti i precedenti
1937-38: Potenza-Catania 1-0 (Serie C)
1938-39: Potenza-Catania 0-2 a tav., sul campo 2-1 (Serie C)
1940-41: Potenza-Catania 1-1 (Serie C)
1941-42: Lucana Potenza-Catania 1-7 (Serie C)
1948-49: Potenza-Catania 0-1 (Serie C)
1963-64: Potenza-Catania 0-4 (Coppa Italia)
1966-67: Potenza-Catania 1-1 (Serie B)
1967-68: Potenza-Catania 2-1 (Serie B)
1992-93: Potenza-Catania 2-0 (Serie C1)
1994-95: Invicta Potenza-Catania 1-2 (CND)
2018-19: Potenza-Catania 3-1 (Serie C)
2018-19: Potenza-Catania 1-1 (PlayOff Serie C)
2019-20: Potenza-Catania 2-0 (Serie C)
2019-20: Potenza-Catania 1-2 (Coppa Italia di C)
2020-21: Potenza-Catania 0-1 (Serie C)
Articolo aggiornato il 2 aprile 2022.
Nella foto di copertina tratta da Calciocatania.com, i tifosi rossazzurri nella trasferta del 1993.