Dopo 14 anni dall’ultima sfida, il Catania domani incontrerà il Venezia FC, per il secondo turno di Coppa Italia.
La prima gara risale alla Serie B 1936-37, stagione in cui le due compagini si sfidano in totale addirittura cinque volte. Alla terza di campionato, i rossazzurri di Piero Colombati cedono in Laguna per 2-1, ma si rifanno in casa con un perentorio 5-0. Il campionato è assai tribolato e alla fine proprio le due squadre, insieme a Messina e Pro Vercelli, si ritrovano in un infinito spareggio salvezza. Nel gironcino d’andata gli etnei chiudono primi, avendo vinto tutti i match in casa propria. Al ritorno, ordini superiori inducono a lasciare la posta piena alle avversarie sul loro terreno, affinché si termini con tutte le squadre a pari merito per costringere la Federazione a salvarle tutte e riformare il torneo successivo. Forte di tale convinzione, il Catania viene tramortito per 4-0 dai neroverdi. Al termine del gironcino, però, la Federazione opta per ulteriori spareggi ad eliminazione diretta. Catania e Venezia si ritrovano di fronte in finale sul neutro di Roma in pieno luglio e i rossazzurri sono annientati nuovamente per 4-0, con Cocò Nicolosi che sbaglia un rigore sullo 0-0 ed il povero portierino Caruso che subisce tre reti nell’ultimo quarto d’ora. Il Catania retrocede così in C dopo tre stagioni.
Venezia e Catania si ritrovano negli anni Cinquanta in diversi tornei di B, ma per i catanesi è sempre disco rosso: cinque sconfitte, l’ultima delle quali propiziata da una doppietta dello scatenato Francesco Patino, ex rossazzurro. Poi uno 0-0 nel 1959-60, anno della seconda promozione in A.
Dopo due stagioni, ci si ritrova entrambi in massima serie. La sfida di inizio aprile 1962 termina 2-2, col Catania raggiunto nel finale da Raffin (ex Juve e futuro rosanero).
L’anno successivo, i lagunari abbandonano la Serie A non prima di sconfiggere gli uomini di mister Di Bella con un 2-1 propiziato dal rigore di Can Bartù (attaccante turco con un passato da cestista nel Fenerbahce e nella sua Nazionale) e dal gol di Azzali; inutile la rete finale di Prenna.
Il taccuino dei marcatori resta nullo per la sfida in B del 1968, dopodiché le due compagini non si scontreranno per oltre trent’anni. Nel frattempo, il Venezia si fonde con il Mestre (1987), inserendo nei colori sociali anche l’arancione.
Le due squadre si rincontrano nel nuovo millennio: sconfitti per 2-1 il 15 dicembre 2002, gli etnei vincono per la prima volta in Laguna alla prima del campionato successivo, con un sonoro 0-3 propiziato dalle marcature di Oliveira su rigore, Nygaard di testa e Mascara con eurogol all’incrocio.
L’ultimo confronto termina in pari con le reti del rossazzurro Serafini e dell’arancioneroverde Anderson.
TUTTI I PRECEDENTI:
1936-37 – Venezia-Catania 2-1 (Serie B)
1936-37 – Venezia-Catania 4-0 (girone salvezza)
1936-37 – Venezia-Catania 4-0 (finale salvezza a Roma)
1950-51 – Venezia-Catania 2-1 (Serie B)
1951-52 – Venezia-Catania 4-1 (Serie B)
1956-57 – Venezia-Catania 3-0 (Serie B)
1957-58 – Venezia-Catania 1-0 (Serie B)
1958-59 – Venezia-Catania 3-0 (Serie B)
1959-60 – Venezia-Catania 0-0 (Serie B)
1961-62 – Venezia-Catania 2-2 (Serie A)
1962-63 – Venezia-Catania 2-1 (Serie A)
1967-68 – Venezia-Catania 0-0 (Serie B)
2002-03 – Venezia-Catania 2-1 (Serie B)
2003-04 – Venezia-Catania 0-3 (Serie B)
2004-05 – Venezia-Catania 1-1 (Serie B)
Nella foto, un fermo immagine del gol di Mascara nel 2003.